 Dal 22 al 25 agosto nella città calabrese Reggio Calabria Film Fest Per riscoprire i maestri "trascurati" del cinema italiano
di red.  Da dal 22 al 25 agosto si svolgerà a Reggio Calabria - Lungomare - Arena “Sen. Franco” la prima edizione del “Reggio Calabria Film Fest – retrospettiva del cinema italiano” Tra gli ospiti presenti di questa prima edizione, diretta da Bruno Di Marino: Asia Argento, Franco Interlengh che ricorderà l’amico Leopoldo Trieste,interprete, commediografo e regista cinematografico di origini reggine, scomparso qualche anno fa; il regista Damiano Damiani, di cui saranno proiettati due film: Il rossetto (1960), e La rimpatriata (1963); l’attore-regista Libero De Rienzo. Quest'ultimo terrà un workshop con un gruppo di ragazzi, parlando dell’esperienza del film, "Sangue – la morte non esiste", presentato all’ultimo festival di Locarno.
Il pomeriggio del 25 agosto si svolgerà, presso Palazzo S. Giorgio, il convegno “Quo vadis DVD?”, incentrato sulle implicazioni contenutistiche, produttive e tecnologiche (l’avvento dei dischi ad alta definizione, gli sbocchi didattici, ecc.), moderato da Gianluca Curti, presidente del gruppo editoriale Minerva, nonché presidente del RC FilmFest.
Il “Reggio Calabria Film Fest” vuole anche esplorare, attraverso una vera e propria retrospettiva, la Calabria nel cinema. In questa edizione viene presentato il film Vicino al fiume, girato nella Sila e diretto dallo scenografo Carlo Marcucci, esordiente nella regia. Non poteva, infine, mancare una sezione dedicata al video, incentrata quest’anno sul videoclip musicale italiano che compie 25 anni. Anche in questo caso si tratta di una selezione di una più ampia rassegna di 60 titoli chiamata “Videoromanza”, una sintesi dunque, anche se significativa – con chicche del passato e alcune perle del presente – di una storia molto più complessa.
Le quattro serate del RC FiImFest rappresentano una vera e propria sfida, non ancora un festival come siamo abituati a vedere normalmente le kermesse cinematografiche. L’idea ispiratrice degli organizzatori è che il cinema italiano non sia solo costituito da grandi registi e star, da opere famose in tutto il mondo, ma anche da autori cinematografici e da film singolari, più difficilmente classificabili, ma non meno significativi e importanti, che tuttavia non hanno avuto i riconoscimenti che meritavano.
Tutti i registi come Damiano Damiani fanno parte di quella che si potrebbe definire una “controstoria” del nostro cinema. Grandi maestri trascurati, da Rossi a Franciolini, da Zampa a Di Leo, da Tretti a De Seta (di cui in questa edizione sarà presentato un ocumentario sulla Calabria), da Salce a Polidoro, da Caprioli a Lizzani.
(Giovedì 18 Agosto 2005)
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