.


Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


La paura è a bordo...

Red Eye

Parte come una commedia romantica e diventa un thriller mozzafiato


di Mirko Lomuscio


Come se non bastassero i numerosi disastri aerei della scorsa estate, ci si è messo anche il cinema a terorizzarci nel salire a bordo di un aeroplano.
Ben due film che parlano di terrore a bordo sono ora nelle sale: Red Eye e Flightplan.
Parliamo del primo. L'idea di base del film è che non bisogna fidarsi del passeggero che sta accanto a noi e che magari ci era sembrato simpatico ad un primo approccio.
L'ultima fatica del maestro dell’horror Wes Craven, che vede protagonista Lisa Reisert (Rachel McAdams), un'impiegata responsabile di uno degli alberghi più rinomati e lussuosi degli Stati Uniti, il Lux Atlantic Hotel.
Alla notizia dell’improvvisa morte della nonna la ragazza è costretta a salire su un volo notturno per Miami. Il viaggio inquieta non poco Lisa, la quale ha paura di volare, ma a distrarla ci pensa Jackson Ripner (Cillian Murphy), affascinante giovane conosciuto nel bar dell’aeroporto.
Ben presto, però, Jackson le rivelerà di essere tra gli organizzatori di un attentato terroristico ai danni del vice segretario della sicurezza interna William Keefe (Jack Scalia), il quale alloggia proprio al Lux Atlantic Hotel.
Se la ragazza non collaborerà, spostando William Keefe nella zona dell’albergo che si trova nel mirino degli attentatori, suo padre verrà ucciso, a casa, da un sicario che sarà puntualmente avvertito per telefono da Jackson.

A prima vista, Red eye potrebbe presentarsi come il solito prodotto di tensione, ma l’esperienza di un veterano come Wes Craven, papà di Freddy Krueger, nonché regista della trilogia Scream, riesce a far emergere un certo retrogusto ambiguo già durante la prima mezz’ora di visione, in cui l’incontro tra i due protagonisti senbra preludere ad una commedia rosa pià che ad un thriller.


Ma i dialoghi, anche se banali, risultano funzionali allo scopo di generare tensione. Il film prende la forma, quindi, di un onesto thriller che ben sfrutta i claustrofobici spazi a disposizione per costruirvi una storia che scava continuamente nell’ ambigua personalità dei protagonisti.

I difetti sono invece: un certo taglio televisivo ed alcuni momenti d’ironia involontaria che guastano l’atmosfera (soprattutto nella seconda parte). Ma la suspense, ricreata sia dall’ottima regia che dai pungenti dialoghi della sceneggiatura di Carl Ellsworth (suoi alcuni script del serial Buffy-L’ammazzavampiri), è ben calibrata, complice un serrato montaggio curato dal duo Stuart Levy e Patrick Lussier (quest’ultimo presente nei film di Craven da Nightmare-Nuovo incubo in poi).

Il film si regge anche sull'ottima interpretazione degli attori protagonisti Rachel McAdams (Due single a nozze), scoperta dal nostro Paolo Virzì con My name is Tanino, e l’espressivamente antipatico Cillian Murphy (28 giorni dopo), perfettamente in parte.

giudizio: * *

Se l'aereo è in difficoltà, basta un fazzolettino?
Pannicelli caldi
Occhi rossi...



(Lunedì 17 Ottobre 2005)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro