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 In DVD i film di Gionata Zarantonello Medley e Uncut Millenium Storm lancia i due cult del regista vicentino
di Francesco Lomuscio  Classe 1977, Gionata Zarantonello è uno di quei giovani autori ancora poco noti al grande pubblico, ma che i frequentatori di festival e rassegne hanno sicuramente imparato a conoscere grazie a shorts del calibro di Ci vorrebbe il mare e Beethoven, intrisi d’ironia e decisamente originali, anche se non del tutto riusciti.
Come anche i suoi unici due lungometraggi, Medley-Brandelli di scuola e Uncut-Member only, ora disponibili su disco grazie all’instancabile Millenium Storm, tra le label più attente ed attive nella distribuzione in digitale del cinema di genere nostrano e non.
Medley-Brandelli di scuola
Nazionalità: Italia Anno: 2000 Genere: Horror Interpreti: Andrea Bortolotto, Ulisse Lendaro, Gaia Candiollo, Paolo Lombardi Video: 16:9 Anamorfico Audio: Italiano 2.0, Italiano 5.1 Extra: Trailers Durata: 76’ Codice area: 0 Pal
In musica i medley sono costituiti da brani diversi collegati tra loro tramite dei passaggi. Sullo stesso concetto si basa anche Medley-Brandelli di scuola, con l’unica differenza che, al posto delle canzoni, abbiamo una sequela di omicidi, torture e massacri inscenati in maniera divertente, al fine di rappresentare grottescamente sul grande schermo le paure e le speranze di un gruppo di studenti, il cui cattivo subconscio li rende disposti a tutto pur di ottenere un voto in più. Comprato dall’americana Troma inc, specializzata in trash movies, l’esordio di Gionata Zarantonello venne in seguito distribuito nelle sale cinematografiche italiane, nella primavera del 2000, in coppia con il cortometraggio Alice dalle 4 alle 5, interpretato da Piera Degli Esposti, ad opera dello stesso regista. A partire dalla dilettantesca recitazione, si tratta sostanzialmente di un prodotto amatoriale, tanto che qualcuno lo volle come risposta italiana all’ingiustamente osannato The Blair witch project-Il mistero della strega di Blair, ma, tra immagini sgranate ed alcune addirittura sfocate, non mancano trovate decisamente geniali, su tutte la soggettiva dell’occhio caduto dalla testa. Poi, considerando il fatto che è stato realizzato in un periodo in cui un ritorno al genere horror da parte della cinematografia tricolore era ancor più impensato di oggi che, comunque, abbiamo avuto modo di vedere titoli come Occhi di cristallo e Il mistero di Lovecraft, possiamo tranquillamente ritenere Medley-Brandelli di scuola un coraggioso ed originale esperimento a basso costo; anche se rischia di apparire, agli occhi dei più, come un innocente scherzo sanguinolento tirato per le lunghe.
Uncut-Member only
Nazionalità: Italia Anno: 2003 Genere: Commedia erotica Interpreti: Franco Trentalance, Luisa Corleone, Morena Ciotoli, Cristina Mazzuzzi, Fausto Zulli Video: 2.35:1 16:9 Anamorfico Audio: Italiano 2.0 Extra: Trailers Durata: 75’ Codice area: 0 Pal
Bloccato a letto per una frattura al bacino, Francesco, detto Ciccio, sta scrivendo un libro di favole erotiche, ma ha in testa un solo pensiero: trovare una donna con cui fare sesso durante la noiosa convalescenza. Partendo da questo presupposto, il regista ci accompagna nella ricerca ossessiva, che Ciccio attua telefonicamente, di una femmina da portarsi sotto il lenzuolo, mentre veniamo a conoscenza del fatto che l’uomo è anche il principale indiziato della scomparsa della compagna Jasmine. Un mix di giallo ed erotismo, quindi, questo Uncut-Member only, che in un certo senso rimanda indirettamente allo stereotipo moraviano Io e lui, in quanto protagonista assoluto della pellicola è il fallo del protagonista. Proprio così, un piano sequenza di 75 minuti interamente concentrato sul pene del porno-attore Franco Trentalance, il cui volto ci viene mostrato soltanto nel corso degli ultimi minuti di visione. Precisiamo subito che, al di là dell’umorismo di bassissima lega presente, sarebbe troppo facile ridursi a dire che la perpetua inquadratura sul membro stanca già dopo pochi minuti, ma uno dei principali difetti della pellicola è proprio questo, in quanto ci troviamo per l’ennesima volta di fronte ad un soggetto che avrebbe fatto un figurone se fosse stato sfruttato per un cortometraggio, non dilungato ad oltre un’ora e dieci, sebbene lo svolgersi della “vicenda verbale” risulti coinvolgente e raramente noioso. Ma l’elemento più “pericoloso” è riconoscibile nel fatto che si propone come una sorta di monologo d’impostazione decisamente teatrale, riportando la magnifica invenzione di Edison e i fratelli Lumière alla forma d’arte che la precedette, e rischiando di favorirne, quindi, tutt’altro che il progresso.
Insomma, il volenteroso Zarantonello sembra avere sempre dalla sua idee che definire originali sarebbe forse riduttivo, anche se poi dimostra di non riuscire a sviluppare positivamente fino in fondo. Però, in un’Italia cinematografica ormai racchiusa da anni in due camere e cucina e, peggio ancora, nei 14 pollici, ciò è già un tentativo apprezzabile di uscire dagli schemi ed effettuare più di un passo avanti; i due dischi della Millenium Storm, quindi, non rappresentano altro che un’occasione da prendere al volo per cominciare a scoprire un autore da tenere d’occhio, il quale ha sicuramente ancora molte cose da dire tramite la macchina da presa.

(Venerdì 11 Novembre 2005)
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