 Le soluzioni internazionali Contenuti digitali: l’aria che tira per il cinema Proposte dai lavori della conferenza OCSE
di Fernanda Moneta Roma. La convergenza delle reti e la diffusione di Internet veloce hanno spostato l’attenzione dall’hardware ai contenuti digitali - informazioni, comunicazione, musica, audiovisivi come film e giochi -, la cui produzione sta assumendo un ruolo prioritario nell’economia dei Paesi dell’OCSE. Ha fatto il punto sulla situazione la Conferenza Internazionale del 30/31 Gennaio Digital Content Creation, Distribution and Access, voluta dall’OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development) e dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie.
In questo momento, non si è ancora imposto un modello produttivo: nel campo del cinema digitale, ad esempio, è in atto un tiro alla fune per stabilire chi debba essere buttato giù dalla torre, il distributore o il produttore. Il digitale abbassa i costi della produzione creativa e Internet aumenta la portata della distribuzione e il suo livello di specializzazione, dando la possibilità di raggiungere mercati di nicchia. Di più: i media digitali e la rete stanno ridefinendo il ruolo dello stesso autore e cambiando l’offerta creativa. È possibile lavorare online, ibridare e sovrapporre; ma anche copiare idee e piratare prodotti dell’ingegno a scapito un po’ di tutti: dell’autore, certo, ma anche dell’anonima segretaria di produzione che non troverà più lavoro. Si è molto parlato di blog - che non veicolano solo testi, ma immagini e brevi audiovisivi -, strumento a basso costo e di facile utilizzo, grazie al quale la maggior parte degli utenti in rete, oggi, crea contenuti senza essere pagata per farlo. In questo senso, è stato portato ad esempio il modello di artista imprenditore di se stesso, un sistema con cui si dovrà fare i conti. Confermata, la tendenza, da parte di emittenti come Sky a investire sempre meno nella produzione cinematografica. In tutto il mondo, si sta provando a sostituire i film con contenuti audiovisivi di altro tipo e si sta a vedere cosa succede. Tra gli ospiti più lucidi, rispetto all’argomento, i coreani Chin Dae Je, Ministro dell’Innovazione e Tecnologie e Kim Jun Ju, capo della Nexon, nota per il suo Krazy Racing Kart Rider, giocato in rete da 220.000 utenti.
(Mercoledì 8 Febbraio 2006)
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