 Smoke/No smoke Maya, la donna-gatto Ai confini della realtà
di Piero Nussio Nel serial TV degli anni '50-'60 Ai confini della realtà ("The twilight zone"), fra i tanti soggetti fantastici e fantascientifici, uno dei primi era invece di tipo psicologico ed "onirico".
Si tratta di Un sogno lungo un attimo ("Perchance to Dream", diretto da Robert Florey nel 1959), in cui il sogno svolge un ruolo fondamentale. E, nel sogno, si svolge la scena di seduzione di Maya, la donna-gatto, il massimo della perversione consentito per il pubblico televisivo americano degli anni '50.

Maya, la donna-gatto E qual'è lo strumento della seduzione (peraltro, con esiti mortali)?
Ma è ovvio, una sigaretta che passa dalla bocca dell'uno a quella dell'altra.
Agli smaliziati spettatori del XXI secolo le sottili analisi psicologiche...

Maya, la donna-gatto Gli interpreti:
Maya, la donna-gatto: Suzanne Lloyd, attrice di serial TV, come in seguito la figlia –Tracey Bregman di "Beautiful"- e il nipote;
Il pover'uomo abbindolato: Richard Conte, interprete negli USA di "Blu Gardenia", "Il padrino", e poi di decine di polizieschi in Italia.
(Martedì 7 Marzo 2006)
Home Archivio  |