 Festa per presentare un film forse più duro de "Il Caimano" Shooting Silvio A Napoli il 5 aprile
di red. Mercoledì prossimo, alle ore 21.30 al teatro SPAZIO LIBERO di via Parco Margherita, 28/b a Napoli, grande evento per l'anteprima del film SHOOTING SILVIO scritto e diretto da Berardo Carboni.
Festa con trailer, backstage e happening teatrale per la promozione del film che si spinge dove nemmeno Moretti è arrivato.
Shooting Silvio non è un film terrorista, né un documentario su/contro Silvio Berlusconi. Il film non prende nessuna posizione sul Presidente del Consiglio, lo assume così come lo mostrano la televisione, i giornali, internet. Nessun filtro, nessun tentativo di analisi, nessuna tesi da difendere. L'omicidio del premier viene raccontato come il gesto folle di un uomo disperato.
Eppure S.S. è un film che in Italia non si è potuto produrre in modo tradizionale: i buyers delle televisioni penserebbero a uno scherzo, i funzionari del ministero guarderebbero il progetto con sospetto. Per questo Shooting Silvio prima ancora di essere film, è un’operazione, un tentativo.
Le riprese di Shooting Silvio sono durate poco più di un mese: dal 21 novembre al 22 dicembre. Il costo complessivo del film è stato un po’ superiore al previsto: circa 140.000 euro di spese vive più circa 250.000 di compensi da pagare alla troupe ”in partecipazione” cioè solo se e quando il film incasserà.

Sinossi
E’ la storia di un giovane uomo, ricco, orfano, eccentrico e senza centri di gravità che decide di uccidere Silvio Berlusconi. All’inizio Kurtz, è così che tutti lo chiamano, non ha idee omicide, propone agli amici che ha invitato a casa di pubblicare insieme un libro collettivo sul Presidente del Consiglio che, nelle sue intenzioni, dovrebbe essere un’ironica denuncia del Premier: ognuno degli invitati dovrebbe scrivere una pagina, ogni pagina dovrebbe contenere un modo e un motivo per annientare il potere di Berlusconi. Gli amici però non gli danno retta, qualcuno addirittura sostiene che è stato già scritto un libro simile. Kurtz indispettito dall’indifferenza e dalla scarsa fiducia dei suoi ospiti li caccia via in malo modo e decide di scrivere il libro da solo. Inizia a studiare i tratti salienti del presidente, guarda immagini di repertorio che mostrano momenti decisivi della sua ascesa al potere ed intervista un giornalista notoriamente ostile a Berlusconi. A mano a mano che procede nelle ricerche si rende conto però che ciò che sta scrivendo è lontano dalla realtà, senza spessore, soprattutto inizia a pensare che il potere mediatico del Presidente del Consiglio è talmente grande che non c’è modo di occuparsene senza che questi ne tragga beneficio. Ogni parola è inutile o addirittura controproducente. Intanto anche Nicole, la sua fidanzata, lo lascia solo. Kurtz, abbandonato da tutti e frustrato nelle sue aspirazioni di scrittore, si convince che l’unico modo per provare a cambiar rotta e dimostrare a se stesso e agli altri di essere capace di fare qualcosa di importante è uccidere Berlusconi. Assassinare il Presidente del Consiglio diventa la sua ragione di vita, il senso del suo futuro. In breve studia un piano, trova una complice, si procura delle armi e predispone la sua vecchia Golf ad un’azione di forza. Alla fine, dopo aver perso gli amici, la fidanzata e tutti i suoi soldi, riesce a rapire il premier ed ad allontanarsi con lui per portare a termine il suo disegno omicida. Durante il viaggio con Berlusconi sembra intuire che uccidere è sbagliato sempre e comunque, ma ormai è tardi, non si può tornare indietro.

Programma della serata
“A chevalier donato” Letture poetico/teatrali di e con Costanzo Ioni. Lezioni di rock a teatro a cura di Carmine Aymone. Proiezione del film. Incontro con il regista.
Per info : 347-1386656 Direzione ed organizzazione : Coop Tam Tam, Nerok in collaborazione con accordi @ DISACCORDI Film Festival / Pietro Pizzimento.
(Lunedì 3 Aprile 2006)
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