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i grandi fotografi raccontano il cinema

Star d'autore

Audiitorium di Roma dal 19 maggio al 30 luglio.


di red.


Roma. Cinquanta ritratti di eccezionali reporter on the scene come Robert Capa, Elliott Erwitt, Dennis Stock, Eve Arnold, Cartier-Bresson alle prese con Marilyn Monroe, Sophia Loren, Humphrey Bogart, John Huston, Jacques Tati, sono esposti fino 30 luglio all’Auditorium Parco della Musica.

La mostra, dal titolo Star d’autore, i grandi fotografi raccontano il cinema, è organizzata e promossa dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto e Magnum Photos.

Fin dagli inizi del cinema, la fotografia è servita per conservarne una traccia, lasciare memoria dei set, delle scene, degli attori e in genere, della speciale e unica atmosfera che si crea e si respira quando si gira un film.
Se la professione di fotografo di scena nasce ufficialmente a Hollywood nel 1918, in questi quasi novant’anni di cinema molti autori hanno voluto raccontare le storie dei suoi protagonisti con fascino, rigore documentario, a volte desiderio d’emulazione. Il grande Robert Capa – passato alla storia come “fotografo di guerra” aveva solo un desiderio: entrare, e dalla porta centrale, a far parte del mondo del cinema come regista, forse attore o magari sceneggiatore: “Ne ho abbastanza; adesso preferisco soffrire per qualcos’altro… devo entrare nel cinema, non ho alcun avvenire come fotografo”, scriveva nel 1935 in una delle sue tante incursioni a Hollywood.

Nicolas Tikhomiroff: Federico Fellini a Cinecittà sul set di Boccacio 70.


Da lui in poi, per gli autori della Magnum Photos – storica agenzia fotografica fondata insieme a Cartier-Bresson, Rodger e Seymour, diventò semplice, quasi naturale e spontaneo, frequentare (da complici o narratori) la variegata e mobile tribù del cinema.

Star d’autore per certi versi anticipa sogni e bisogni che la Festa del Cinema, in programmazione tra il 13 e 21 ottobre all’Auditorium, intende mettere in scena: il fascino e la densità espressiva dei grandi attori, l’idea che il vero cinema sia patrimonio di tutti e non solo di chi se ne occupa per professione. Infatti, anche durante lo svolgimento in quei giorni di Cinema – Festa Internazionale di Roma ci saranno più mostre di questo tipo che allestiranno all’interno dell’auditorium un percorso ideale di cui la proiezione cinematografica sarà il momento culminante ma non quello esclusivo.

Dennis Stock: Audrey Hepburn durante le riprese di Sabrina di Billy Wilder.


Del resto, tra la fotografia e il cinema c'è sempre stata un'affinità scontata e allo stesso tempo una differenza abissale: quanto conta la fotografia di un'inquadratura e fino a che punto la foto di una scena è in grado di rappresentarla? Ritenendo le fotografie scattate sul set l'anello mancante tra un feticcio e un piccolo tesoro, l’appassionato e il cinefilo, provano emozioni straordinariamente intense quando vi si imbattono. A volte sono l'unica chance dell'utopia di prolungare un fantasma, il sogno di quel film che abbiamo sperato non finisse. Che si tratti di sensazioni che possono avere la pienezza di quelle provocate da un film, qualsiasi spettatore può verificarlo in questa mostra che ripropone corpi e segni ad alta temperatura cinematografica, catturati dall’obiettivo fotografico e dall’occhio di fotografi che hanno fatto la storia del reportage fotografico: fotogrammi che hanno a tratti la capacità di far rivivere momenti indimenticabili, forse ancor più dei film da cui sono tratti.

INFORMAZIONI
Ingresso gratuito
Tel. 06-80241281-436
Orario dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21; sabato e domenica dalle 11 alle 20
www.auditorium.com



(Lunedì 22 Maggio 2006)


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