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![]() Alice nel paese dell'orrore Il labirinto del fauno Nel mondo delle fiabe per sfuggire alle ombre del fascismo di Roberto Leggio Se il mondo degli adulti gronda sangue e crudeltà, l’unico modo per sfuggire all’orrore è rifugiarsi in una fiaba. E’ quello che accade alla piccola Ofelia, che assieme alla madre incinta, va a vivere presso la roccaforte del capitano Vidal, un franchista fanatico e senza scrupoli deciso a fare piazza pulita (ad ogni costo), degli ultimi partigiani repubblicani ancora in attività nei boschi circostanti. La storia (purtroppo non del tutto immaginaria) è incastrata in quel limbo storico del 1944, dove le ombre del fascismo hanno oscurato la Spagna sconfitta nella guerra civile. Non è quindi furor di metafora se l’orco della storia sia proprio il capitano Vidal e la bambina, la purezza della ragione. La stessa che con fantasia infantile, cerca riparo in un mondo immaginario nel quale forse è principessa. Così, come Alice, che nelle sue avventure sotterranee, prende coscienza del passaggio all’età matura, Ofelia difende testardamente il suo “regno” di purezza ed ingenuità per sopravvivere alle insopportabili soprafazioni che la circondano. E non è importante se la morale la vuole come vittima sacrificale. Perché per poter vincere il bene deve passare attraverso il dolore.
(Giovedì 23 Novembre 2006) |
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