 Ritorna sul grande schermo il popolare personaggio Mr Bean's Holiday Commedia dalla comicità esilarante e non volgare
di Francesco De Belvis Rowan Atkinson, giunto a Roma per la presentazione del nuovo e, probabilmente, ultimo capitolo della saga del pasticcione più famoso del mondo, riaccende le speranze del suo amato pubblico. Arriva, infatti, nelle sale Mr. Bean’s Holiday, il secondo capitolo cinematografico della fortunata serie tv britannica. Mr. Bean, che ha visto la luce sugli schermi televisivi inglesi nel 1990, è diventato una star internazionale grazie all’eccezionale abilità di Atkinson di coniugare una tenera e irresistibile comicità fisica e farsesca ad un’amabile personalità. La serie tv ha portato i due sceneggiatori, Rowan Atkinson e Richard Curtis, a creare un film per il grande schermo, Mr. Bean - L’ultima catastrofe, che ha visto l’attore protagonista impelagato nel mondo dell’arte di Los Angeles. Dopo l’enorme successo internazionale del primo film (più di 260 milioni di dollari in tutto il mondo nel 1997), la decisione di dare al personaggio una seconda uscita cinematografica era solo una questione di tempo. Questa volta, però, si sono decisi a non ripercorrere la stessa strada, né dal punto di vista stilistico né da quello narrativo.

In Inghilterra è un piovoso pomeriggio e Bean è ben felice di essere il vincitore del Primo Premio della lotteria organizzata dalla parrocchia del quartiere: una settimana di vacanza nel Sud della Francia e una videocamera nuova di zecca. Soggiornerà a Cannes, e proprio al culmine del suo famoso festival cinematografico. Sarà una rocambolesca trasferta tra aerei, treni e la solita, immancabile Mini, condita di gag esilaranti e improbabili personaggi che incontrerà nel suo cammino verso la mer, il mare francese tanto agognato. Tra essi, un ragazzino, figlio di un regista russo membro della giuria del festival, che Bean “rapisce” senza volere e con cui s’instaurerà un tenero rapporto di complicità (ricordate Il monello di Chaplin?), e una ragazza francese (Emma De Caunes), attrice nel nuovo film di un improbabile regista d’autore ospite delle kermesse (Willem Defoe) sul cui ultimo set Bean irrompe provocando, al solito, guai e disastri. Armato della sua fida telecamerina digitale, che non molla nemmeno per un secondo, Bean diventerà “eroe” suo malgrado salvando tutti, compreso se stesso. Interpretare di nuovo il personaggio di Bean non è stato difficile per Atkinson, malgrado sia passato un decennio dall’ultima volta che ha vestito i suoi panni, e nel film questo si respira. Molte le cose “già viste”, ma rimane una pellicola decisamente divertente, ricca di gag e trovate geniali, nonché di spunti interessanti, che gioca con le immagini e col cinema e vive di simpatici contrasti dovuti alle differenze di lingua e di cultura tra inglesi e francesi (c’è anche un simpatico cameo di Jean Rochefort nei panni di un cameriere francese). Non date retta né agli schizzinosi, che ritengono Bean un “antipatico”, né a chi dice falsamente che si tratta di un “filmettino”, perché così non è, anzi è una piacevole sorpresa. Non perdetevelo per nessun motivo al mondo, ne uscirete col cuore più leggero, la mente sgombra e un sorriso stampato sulla faccia. Mica male, no?
giudizio: * * *

(Mercoledì 11 Aprile 2007)
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