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James L. Brooks porto sullo schermo la famosa serie Tv

I Simpson - Il film

Comicità "politicamente scorretta" da non perdere


di Mirko Lomuscio


Dopo anni di successo televisivo, la famiglia americana più famosa del tubo catodico (e non solo) diventa protagonista di una pellicola cinematografica abbondantemente infarcita, come c’era da aspettarsi, d’irriverenza, ironia e sarcasmo. Nonno Simpson farfuglia in chiesa una serie di cose che annunciano un’apocalisse prossima, quindi
Lisa si interessa alla salvaguardia del lago di Springfield, ormai sempre più inquinato, mentre Homer prende sotto custodia un maiale che gli causerà non pochi problemi. Intanto Bart, sentitosi escluso da suo padre, trova una traccia d’amore paterno nel vicino di casa Ned Flanders, e Marge cerca di risolvere la serie di enigmi presentati in chiesa. Ma, proprio per causa loro, il presidente Schwarzenegger decide di isolare la città dal resto degli Stati Uniti, per mezzo di una gigantesca cupola di vetro.



Basta leggere la trama per capire che, tra citazioni, caricature di star hollywoodiane (si va dal citato Schwarzy a Tom Hanks) e riferimenti al (datato) cinema d’animazione Disney, la carica comica non è andata perduta nel passaggio dal piccolo al grande schermo.
Certo, l’impressione generale è quella di assistere ad un semplice episodio televisivo dilatato a circa 90 minuti, senza apportare grosse novità, ma bisogna osservare che la forza innovativa di questa serie creata dal geniale Matt Groening (suo anche lo spassoso cartone Futurama) si prospettava da sempre più adatta al campo cinematografico.
Il fatto che vengano sfruttate nuovamente tematiche già affrontate negli episodi televisivi (si veda l’innamoramento di Lisa o il rapporto tra Homer, Bart e Flanders) spinge a pensare che, dopo diciotto anni di successo, l’ispirazione cominci a mancare; ma il divertimento e le risate non mancano davvero, sia per gli affezionati che per gli altri, anche se personaggi storici come il signor Burns, Barney, Krusty il clown e Apu avrebbero sicuramente meritato un maggiore spazio.
In ogni caso, il successo ottenuto dal lungometraggio in giro per il globo testimonia l’importanza de I Simpson nel mondo dello spettacolo, però, allo stesso tempo, ci si domanda come mai un politically correct come il regista James L. Brooks (Voglia di tenerezza) si sia fatto portavoce e produttore di questa serie che ormai è sinonimo di comicità scorretta e sarcasmo.
Potere dell’innovazione portata da Bart & co.

giudizio: * * *



(Giovedì 13 Settembre 2007)


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