 Ottimo adattamento e regia gioiosa di Gluaco Mauri Faust di Goethe Al teatro Quirino di Roma fino al nove dicembre
di red.  Del mito di Faust sono state riproposte, sia al cinema che a teatro, (i cinefili ricorderanno il capolavoro assoluto di Murnau) diverse riletture. Grande mito della modernità, la vicenda esemplare del Dottor Faust può vantare alcuni tra i più illustri cantori della storia, della letteratura e della musica - da Cristopher Marlowe a Thomas Mann, da Franz Liszt a Randy Newman. Incuriosisce, ora, l'idea di vedere questo mefistofelico personaggio attraverso gli occhi del grande poeta romantico Goethe proposta dalla compagnia di Glauco Mauri. Del resto è opinione comune che il testo più significativo sull’erudito che in cambio dell’onniscienza vende la sua anima a Mefistofele rimanga proprio quello scritto dall’autore tedesco, duecento anni fa (nel 2008, infatti, cadrà il 200° anniversario dalla prima stesura dell’opera).
«Il mio Faust è un grande gioco molto serio» diceva Goethe a proposito del suo capolavoro: ed è proprio questa atmosfera di tragica leggerezza la misura del Faust/Mefistofele interpretati in modo speculare da Glauco Mauri e Roberto Sturno. La dimensione dell’equivoco e del gioco infusa nel suo Faust, derivano a Goethe dall’aver assistito giovanissimo ad una rappresentazione di marionette che raccontava la straordinaria storia del mago/scienziato, già allora molto noto nella tradizione popolare. E sono proprio le note più popolari e affascinanti del racconto quelle sottolineate dall’attenta regia di Mauri, che torna a misurarsi dopo vent’anni con questo testo, nella mirabile traduzione di Dario Del Corno. In un’atmosfera più leggera ed umana, saranno lo smacco e la seduzione, legati ad una straordinaria complessità e significanza, a guidarci in un viaggio nell’animo umano, che in questa opera diventa inquietante e diabolico, soggetto alla vanità, all’ambizione che attraversano, oggi come ieri, «quella cosa imprevedibile e a volte tragica che è la vita».
Mauri è riuscito a mettere in scena uno spettacolo grandioso, una gioia per gli occhi e per l'anima. L'allestimento scenico, semplice ma suggestivo di Mauro Carosi e gli splendidi costumi realizzati da Odette Nicoletti rendono, insieme alla sapienza interpretativa degli attori, quest'opera un vero atto d'amore verso il teatro. Faust parla agli uomini delle loro angosce, dei dubbi, delle solitudini, delle speranze. Attraverso il faticoso e straordinario viaggio di Faust - afferma Mauri - è possibile per l'uomo comprendere cosa dovrebbe essere la sua vita." Questo spettacolo è, quindi, anche un'occasione per meditare sull'insaziabilità dei nostri desideri e sulle conseguenze dell'avidità dell'uomo.
Faust di Goethe regia di Gluaco Mauri Teatro Quirino di Roma dal 13 novembre al 9 dicembre
Per informazioni e prenotazioni biglietteria del teatro tel. 06/6794585 (ore 10/19 - lunedì riposo)
(Sabato 17 Novembre 2007)
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