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Il sequel dopo quattro anni

Aliens vs Predator 2

Puro intrattenimento per gli amanti del genere


di Mirko Lomuscio


Nel 2004 uscì sugli schermi di tutto il mondo l’attesissimo cross over Alien vs Predator, che, diretto dal Paul Anderson di Resident evil e Mortal Kombat, si presentò come prodotto volto al facile intrattenimento, per poi rivelarsi non privo di pretese, prendendo tremendamente sul serio ciò che raccontava.
Ora, a distanza di quattro anni, giunge un inaspettato sequel per la regia degli effettisti Greg e Colin Strause (I fantastici 4), qui al loro esordio dietro la macchina da presa.
La vicenda si svolge a Gunnison, negli Stati Uniti, dove un manipolo di cittadini lotta per la salvezza mentre un Predator è a caccia di un’orda di Alien, atterrati sulla Terra per fare scempio di chiunque capiti sulla loro strada.



Premesso che Aliens vs Predator 2, a differenza del citato film di Anderson, è puro intrattenimento, l’elemento che contemporaneamente stupisce e sconcerta è la notevole dose di violenza presente, tanto che a rimetterci la pelle sono questa volta anche bambini e donne incinte. E ciò, mentre militari e governo cercano di debellare la minaccia aliena, ci riporta all’indimenticabile atmosfera dei grandi B-movie anni ’80, con circa 90 minuti di divertimento costruiti su uno script di Shane Salerno (Armageddon-Giudizio finale) che rappresenta solo il mero pretesto per poter inscenare la spettacolare e sanguinolenta mattanza, all’interno di cui primeggia il Predalien, incrocio tra le due razze extraterrestri nato nel capitolo precedente.
Il resto, oltre agli eccellenti effetti speciali, lo fa la bella fotografia dark del veterano Daniel Pearl (Non aprite quella porta), contribuendo a rendere questo secondo episodio un appuntamento da non mancare sia per i fan dell’horror che per quelli delle due saghe originarie, da cui prende tutto ciò che di spettacolare si poteva pensare, riducendo gli sconosciuti attori a carne fresca da fagocitare.
Certo, se si riguardano gli originali capitoli di Alien e Predator notiamo che una volta le serie erano gestite in modo decisamente diverso, ma i fratelli Strause dimostrano di sapere il fatto loro, regalandoci un fumettone splatter che funziona, degno di tante produzioni straight to dvd (tra le quali, forse, inizialmente il film rientrava).
E Paul Anderson dovrebbe soltanto imparare.

giudizio: * *



(Giovedì 24 Gennaio 2008)


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