 Berlinale 2008: i risultati Italiani a bocca asciutta Basta con la violenza e la tristezza?
di Pino Moroni Festival di Berlino. Dopo tutte le polemiche (in particolare quella della stampa tedesca sul film Caos calmo con Nanni Moretti) e dopo le grandi aspettative che hanno accompagnato tutta la presenza italiana al Festival, la conclusione è che siamo rimasti a bocca asciutta. E forse si ricomincerà a parlare di crisi del cinema italiano. La partecipazione italiana a Berlino era agguerrita e di buona qualità, ma non è servita per conquistare riconoscimenti. Certo che ultimamente, oltre i cinepanettoni ed i titoli con la parola amore, esami o mafia, non si è visto molto di più sugli schermi del Belpaese. Il basso livello di gusto raggiunto dalla produzione cinematografica italiana in generale, insieme alla sensazione di morte e di catastrofe imminente, sta riducendo le aspettative di vita e le idee in prospettiva. Quindi si parla solo di un presente infelicemente immobile. L'attrice Diane Kruger, membro della giuria di Berlino, ha detto, forse interpretando una sensazione diffusa: «Dopo essermi sorbita tutti i lutti, i drammi, le malattie terminali e le varie violenze, ho voluto fortemente premiare una storia colorata, attribuendo il premio per la migliore interpretazione a Sally Hawkins per il film "Happy-Go Lucky" del regista Mike Leigh, forse il più interessante da vedere.» Questo significa che questo momento non riguarda solo il cinema italiano. Perchè a Berlino il target dei film presentati (francesi, tedeschi, messicani, cinesi o americani) era fatto di dolore, sofferenza e lutto personale oppure violenza, corruzione, torture e umiliazioni pubbliche.
Domanda: è così che va il mondo, o è il cinema che ci mostra soltanto questa faccia? Hanno vinto comunque i "contenuti forti" perchè i distributori, che conoscono il pubblico e sanno ciò che va attualmente -e fa cassetta-, se li erano già accaparrati.
I premi maggiori: Orso d'oro a Tropa de elite del brasiliano Josè Padilha, su poliziotti corrotti e forti violenze nelle favelas. Gran premio della giuria al documentario Standard Operating Procedure dell'americano Errol Morris, sulle torture nel carcere di Abu Ghraib in Iraq. Premio per la miglior regia a Paul Thomas Anderson per "There will be blood", in italiano Il petroliere con Daniel-Day Lewis. Premio per il miglior attore all'iraniano Reza Najie per The song of Sparrows ovvero "Il canto del passero". Premio per la migliore attrice a Sally Hawkins per Happy-Go lucky del regista inglese Mike Leigh.
(Lunedì 18 Febbraio 2008)
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