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![]() I fratelli Cohen tornano ai loro fasti con un film secco e disperato Non è un paese per vecchi Tratto dall’omonimo romanzo di Corman McCarthy di Roberto Leggio ![]() Non c’è più posto dove andare. Il paese dei padri, delle opportunità, dei “vecchi” coloni, non esiste più. E’ stato cancellato dalla violenza, dal “soldo” facile, dalla mancanza di moralità. Una frase lo riassume benissimo “Quando non si dice più buongiorno e per favore, vuol dire che i tempi sono cambiati”. La recita il disilluso sceriffo Tommy Lee Jones, convinto che il mondo che conosce è destinato alla malora, intriso di sangue e follia. No, l’America, non è più un paese per vecchi, ma solo per morti-viventi. Un paese dove le pistole hanno più valenza delle parole. In pratica un universo al collasso e allo sfacelo totale. La “rovina” del film è quello che “insegue”, l’ingenuo Llewlyn Moss, uomo comune che nel deserto, sul palcoscenico di un vero massacro, trova una valigetta con due milioni di dollari. Pur essendo una persona onesta (e consapevole di quello che potrebbe accadere), decide di tenere i soldi con sé. La decisione innesta una reazione a catena ed egli è costretto a fuggire, inseguito da narcotrafficanti messicani e soprattutto da un “feroce” killer con un’assurda capigliatura, capace, pur di portare a termine la missione, di fare “terra bruciata” attorno a sè. Nel marasma si insinua lo sceriffo Bell, conscio di non poter arginare la spirale di violenza che ha infiammato la sua terra.
(Venerdì 22 Febbraio 2008) |
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