Charlie è un ex hippie, savio folle, intestardito a trovare una montagna di monete d'oro, sotto il sole della California. La figlia sedicenne, commessa da McDonald, se lo ritrova a casa dopo un tentato suicidio e due anni di internamento che avrebbero dovuto “rimetterlo in sesto”. Sulle prime sembrano una strana coppia: lei prende le ordinazioni con meccanico convincimento, guadagnando quei pochi soldi che le permettono di “sopravvivere” e restare ancora nella casa (forse) pignorata; lui, vecchio bambino, crede nell'Eldorado celato tra le pagine di un diario scritto da un missionario spagnolo, prima dell'arrivo (devastante e cementificatore) della civiltà. Sestanti, mappe e dobloni fanno da vitale collante tra padre e figlia, coinvolti in una caccia al tesoro tanto esilarante quanto coinvolgente, da non essere fermati da nulla: nemmeno il pavimento di un centro commerciale...

Metafora (neanche tanto velata) della ricerca del mitologico sogno americano, attraverso un redivivo Micheal Douglas, ritornato convincete dopo un oblio (obbigato?) e imbarazzanti flop. Qui è diretto dall'esordiente Mike Cahill, che gli ha cucito addosso un personaggio positivo dall'energia un po' folle, capace di muoversi attraverso la storia senza sbavature fino alla fine... tra l'altro per nulla scontata. Gli tiene testa anche la comprimaria (e molto brava) Evan Rachel Wood, figlia di quell'America che vorrebbe sognare un futuro migliore. Il “mito” americano, l'Edorado scomparso, visto, non solo come il tesoro sepolto, ma soprattutto in una lavastoviglie, simbolo di un benessere perduto. C'è molto in questa scelta registica, ma è abbastanza per parlare di delusioni, emozioni e speranze di un mondo che si vorrebbe migliore.

Giudizio **

	La figlia saggia di Michael Douglas
	Evan Rachel Wood
	Nel film "Alla scoperta di Charlie"

(Mercoledì 14 Maggio 2008)

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