 Presentato a Roma un cofanetto omaggio dedicato al maestro Armando Trovaioli - Le stagioni di un artista Due CD ed un libro per celebrare la sua musica
di Oriana Maerini  Roma. “In occasione del concerto all’Auditorium per celebrare i 90 anni del maestro Armando Trovaioli avevamo editato un volume. Ci spiaceva, però, che l’iniziativa rimanesse isolata all’evento ed abbiamo deciso, quindi, di realizzare questo cofanetto.” A parlare e Giampaolo Letta, di Medusa che spiega la genesi di Armando Trovaioli. Le stagioni di un artista, un “sontuoso” omaggio al celebre compositore che racchiude l’omonimo libro e due CD in cui sono raccolte sia la registrazione del concerto che le musiche del maestro (colonne sonore e commedie musicali). Il prezioso oggetto è stato presentato, stamane, in una conferenza stampa alla casa del cinema di fronte ad un parterre d’eccezione. Volti noti che negli anni hanno conosciuto e lavorato con Trovaioli. Non solo i registi dei cui film ha composto le musiche (Scola, Magni, Vanzina, Taviani ) ma anche presentatori ed attori (Pippo Baudo, Enrico Montesano, Luca Verdone, Luca Barbareschi) e persino un politico: Francesco Rutelli. Tutti insieme a lodare le qualità artistiche ed umane del maestro. A celebrare l’uomo che non ama celebrazioni e che alla fine si è quasi scusato apostrofando così i suoi adulatori: "ragazzi è troppo tutto questo; io sono solo un modesto artigiano che ha cercato di arrivare a 90 anni facendo del suo meglio". Ma se può, forse, aver infastidito Trovaioli, questo pubblico omaggio è invece servito alla platea per conoscere meglio il musicista. Non solo attraverso la proiezione di una video intervista realizzata da Antonello Sarno (che chi ha presentato anche la “chicca” di un Trovaioli attore nel film “I complessi”), ma anche attraverso le testimonianze degli amici presenti. La qualità che più apprezzo in Armando – ha chiosato Ettore Scola – non riguarda il suo talento artistico ma la sua personalità. Lui è uno dei pochi uomini che riesce a mettermi di buon umore e quindi ricordo i 30 film che abbiamo realizzato insieme come momenti di vita spensierata. Di “musica incantatrice” parla invece Carlo Vanzina: “da quando ho deciso di diventare regista ho pensato che l’unico musicista con cui avrei voluto lavorare era Trovaioli e cosi, nel 1976, in occasione del mio debutto con “Luna di miele in tre” l’ho chiamato.” Anche il Pippo nazionale ha esaltato le doti geniali del maestro affermando che: “Devo molto ad Armando perché mi ha insegnato ad amare le commedie musicali. Amo la sua musica per l’armonia eccezionale, semplice ed innovativa fatta solo di tre accordi che restano nella memoria. Alla fine, però, dopo tanti discorsi, finalmente, il maestro si è esibito grazie alla presenza di un pianoforte fatto arrivare per l’occasione. E’ stato quello il momento “clou” della presentazione: più che gli omaggi e le parole è la sua melodia che ha commosso la mente ed il cuore dei presenti.
(Mercoledì 17 Settembre 2008)
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