 Il secondo tassello della trilogia di Davide Manuli Girotondo, giro attorno al mondo La risposta italiana a Trainspotting di Danny Boyle
di Francesco Lomuscio  Nazionalità: Italia Anno: 1998 Genere: Drammatico Regia: Davide Manuli Interpreti: Luciano Curreli, Sarah Boberg, Simona Caramelli Distribuzione: Millennium Storm Video: 4:3 Audio: Italiano 2.0 Sottotitoli: Italiano Extra: Cortometraggio Bombay: Arthur road prison Durata: 76’ Codice area: 0
Trama:
Prostitute, tossicodipendenti, nomadi e travestiti sono soltanto alcuni dei personaggi che popolano l’assurdo, degradato universo urbano di periferia attraversato da Angelo, il quale ha appena perso il suo migliore amico, vittima dell’eroina. Recensione:
Si tratta del secondo tassello della trilogia in bianco e nero che Manuli ha dedicato al tema della solitudine, cominciata con lo short Bombay: Arthur road prison – presente quale contenuto extra di questo dvd – e conclusa con il lungometraggio Beket. Giustamente definito da Fabio Ferzetti de Il messaggero come un affresco dark della periferia che mescola in maniera assurda Abel Ferrara, Hal Hartley e il primo Kusturica, è un anarchico viaggio tra grottesche figure parlanti diverse lingue e non lontane da quelle che popolavano i surreali ritratti di borgata pasoliniani. Borgata retrò tanto realisticamente brutta quanto artisticamente affascinante che finisce per rappresentare un ideale involucro di sincerità, isolato da quello che è il moderno e apparentemente lindo universo borghese. Con abbondanza di macchina a spalla, uso sempre funzionale della colonna sonora e montaggio capace di rendere incalzanti al punto giusto i circa 76 minuti di visione, più vicini a una rilettura fuori di testa di Amore tossico di Claudio Caligari che a una risposta tricolore al quasi contemporaneo Trainspotting di Danny Boyle.
(Mercoledì 18 Febbraio 2009)
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