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![]() Si è concluso oggi l'omaggio milanese. Patrice Leconte Una retrospettiva ed un volume dedicati all'autore francese di Samuele Luciano ![]() Milano. Si chiude oggi la retrospettiva dedicata al regista francese Patrice Leconte, che si è svolta, a partire dal 27 ottobre, presso la sala del cinema Gnomo di Milano. E con questo evento continua nella città meneghina una sequela di “mostre del cinema” (di buon cinema) che vuole coinvolgere pubblico e critica, tant’è che durante la retrospettiva è stato presentato appunto un libro su Leconte “Patrice Leconte – Un pessimista sorridente”, a cura di Giancarlo Zappoli e Luisa Ceretto. Alla presentazione del testo, che raccoglie vari approfondimenti e aneddoti riguardanti i film e la vita artistica di Leconte, sono intervenuti gli autori, introdotti dallo stesso Giancarlo Zappoli. Ognuno si è occupato di una parte della filmografia dell’autore, a partire dai lungometraggi più goliardici di inizio carriera come “Le Bronzés” e “Le Bronzés font du Ski” una sorta di antesignani del nostro “Sapore di mare”, stando alle parole di Mattia Nicoletti. Questi ed altri film, a cavallo degli anni ’70 e ’80, hanno fatto conoscere Leconte al grande pubblico in qualità di esilarante commediografo, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con l’Equipe du Splendid composta tra i tanti anche dal bravissimo Michel Blanc. Ma dopo aver mosso i primi passi in un cinema commerciale e di intrattenimento – citando l’altro curatore del saggio, Luisa Ceretto – Leconte cambia direzione per intraprendere un cammino più personale ed autoriale. E così arrivano film quasi inclassificabili come “Tango” del 1992, con commistioni di generi che corrono sul filo di un pericoloso nonsense a detta di Flavio Acquati. Una scena de "L'uomo del treno"
(Domenica 1 Novembre 2009) |
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