 Ottimo ritorno italiano al cinema di genere action Le ultime 56 ore Dietro la macchina da presa c'è Claudio Fragasso
di Mirko Lomuscio  Tempo fa i telegiornali del nostro e di altri paesi nel mondo incentrarono la loro attenzione sulla morte di alcuni militari tornati dalle missioni di pace in Kosovo e rimasti vittime di una sospetta leucemia. Tale malattia difatti era stata causata dall’uranio impoverito usato dall’esercito. Il caso ben presto divenne un dramma che molti ragazzi partiti in missione hanno dovuto ingiustamente vivere. Ora a distanza di anni il cinema italiano torna a parlare di questa pagina nera e ad occuparsene con il film Le ultime 56 ore. Il regista è Claudio Fragasso (Palermo Milano solo andata), ovvero l’unico autore del nostro paese che, con imperterrita insistenza, riesce a portare sprazzi di vero genere nella nostra asettica cinematografia. La pellicola oscilla tra il thriller e il dramma ed è dotata di una trama da intrattenimento che racconta, a modo suo, la tragedia su citata. La storia ruota attorno alle gesta del colonnello Gabriele Moresco (Gianmarco Tognazzi), un uomo tutto d’un pezzo che non abbandonerebbe mai il suo plotone qualsiasi cosa succeda. Ed è proprio il dramma che si portano dietro dalle terre del Kosovo che spingerà l’ufficiale e i suoi uomini a compiere quella che dovrà essere, per inciso, la loro ultima missione; assediare un ospedale della città affinché le autorità ascoltino le loro richieste riguardo alla tragedia personale che stanno vivendo. Caso vuole però che nell’edificio, tra gli ostaggi tenuti in prigionia, ci siano anche Isabella (Simona Borioni) e Valentina (Nicole Murgia), rispettivamente moglie e figlia del commissario Paolo Manfredi (Luca Lionello), poliziotto senza paura che farà di tutto pur di riavere sana e salva la sua famiglia. Ma Moresco ha intenzione di terminare nel modo giusto ciò che ha iniziato, quindi le speranza per una via d’uscita indenne degli ostaggi sembra essere lontana.

Le ultime 56 ore è indubbiamente la conferma che Fragasso, in quanto al ritorno del cinema di genere italiano, ha qualcosa da dire ed anche ottimamente. Infatti l’opera in questione è una vera sorpresa per gli appassionati del cinema action perchè il film è un crescendo continuo di tensione che raramente si vede ad opera di un regista italiano. Fragasso sa il fatto suo e, giostrando adeguatamente lo script della moglie Rossela Drudi, riesce a dare alla pellicola un ampio respiro spettacolare Fa anche piacere vedere che almeno stavolta, e questo è un difetto di chi tenta il ritorno del genere dalle nostre parti, gli attori siano ben in parte e diretti professionalmente, senza che nessuno scada nel banale o nell’inappropriato come il bravo Tognazzi (Teste rasate) o la giovanissima Murgia (Un giorno perfetto). Insomma, in alternativa agli spettacolari film d’oltreoceano, è ben consigliabile la visione di questo Le ultime 56 ore, che regala intrattenimento strizzando l’occhio più di una volta al cinema di Michael Bay (la trama che riecheggia a The rock ad un inseguimento con autobus in stile Bad boys 2). Il film riesce, inoltre, a riaprire una pagina nera del nostro paese senza perdere alcuna credibilità di fondo.
giudizio: ***
(Lunedì 10 Maggio 2010)
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