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Morte di un ispettore "spuntato"

L’ultima risata di Leslie Nielsen

Ironico, irriverente, simpatico... lavorò anche per i Vanzina


di Roberto Leggio


La pallottola alla fine si è spuntata veramente. Leslie Nielsen, l’ispettore Drebin del francise più demenziale del cinema (Una pallottola Spuntata e L’aereo più pazzo del mondo), è morto ieri ad ottantaquattro anni nella sua casa in Florida, per le complicazioni di una polmonite. Se n’è andato in silenzio, nella maniera più semplice e nel modo in cui in parte è vissuto: in punta di piedi senza tantissimo clamore. Era canadese di nascita, americano d’adozione, attore televisivo prestato al cinema e diventato una vera icona comica-demenziale in tarda età, forse perché era stato capace di riciclarsi senza il timore di lasciarsi alle spalle una carriera da caratterista serioso e rispettabile. E’ stato avvocato, dottore, ufficiale di polizia grazie alla sua chioma bianca che lo rendevano un uomo di cui fidarsi. Ma poi, cavalcando i successi di Mel Brooks, con i suoi film parodia, i fratelli Zucker lo ingaggiarono chiedendogli di affrontare con loro il nascente filone comico-demenziale degli anni ottanta, facendogli interpretare L’Aereo più pazzo del mondo e soprattutto la super redditizia trilogia del Una Pallottola spuntata. Due serie di opere che scimmiottavano ante litteram i film catastrofici (Airport), polizieschi e horror in voga nella cinematografia del periodo. Il suo volto, i suoi personaggi stralunati e impossibili, divennero ben presto dei veri cult, tanto che perfino i Vanzina gli diedero una parte in S.P.Q.R. 2000 e ½ anni fa, dove interpretava un senatore in causa per un incidente con una biga. Dalla battuta irresistibile, Nielsen debuttò negli anni cinquanta interpretando con drammatica serietà Il Pianeta Proibito, film di fantascienza di vero culto. Ultimamente, sempre senza clamori, era tornato al teatro (il suo primo vero amore) e dedicandosi nel doppiaggio di cartoni animati e aveva prestato la voce a spot pubblicitari e programmi per l’infanzia. Non rinnegando la sua verve comica, alla bella età di ottanta anni, aveva trovato il tempo per tornare a parodiare se stesso nel terzo e quarto episodio della serie Scary Movie, sempre diretta dall’amico David Zucker. Adesso che se n’è andato, viene solo da pensare che sia morto ridendo. E che la sua risata abbia davvero seppellito un mondo (quello del cinema) come non ce ne sarà più.



(Lunedì 29 Novembre 2010)


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