 Cast stellare per una commedia per il grande pubblico Come ammazzare il capo e... vivere felici Seth Gordon spinge troppo sul pedale della volgarità
di Mirko Lomuscio Ormai le commedie di grande richiamo cercano di dare il meglio per soddisfare un pubblico esigente: trame intricate, personaggi al di sopra delle righe e situazioni esilaranti e imbarazzanti per far scattare la risata facile. Come ammazzare il capo…e vivere felici è un esempio di questo genere che, partendo dal riferimento a Delitto per delitto di Alfred Hitchcock mischia gli ingredienti sopracitati per catturare la simpatia degli spettatori. La vicenda parla di tre amici inseparabili Nick (Jason Bateman), Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis) che dalla vita hanno ottenuto ciò di cui hanno bisogno: un lavoro stabile e soddisfacente. I nostri hanno un solo problema: i loro superiori sono persone abiette che non gli rendono la vita facile, anzi a dire il vero il direttore Harker (Kevin Spacey), la dentista Julia (Jennifer Aniston) e il cocainomane figlio di papà Bobby (Colin Farrell) sono delle vere e proprie piaghe per il trio di amici, tanto da far scattare un’idea folle nella mente di questi ultimi. Il piano è che qualcuno deve morire, come ancora non si sa, ma l’unica cosa certa è che la cosa va escogitata ed al più presto.

Seth Gordon (Tutti insieme inevitabilmente) crea, sullo sfondo di un’America professionalmente ed economicamente in crisi, una commedia dalle risate grasse per accontentare un pubblico che ama la comicità di basso livello. Il contesto sociale nel quale si svolge la vicenda meritava un approccio più approfondito ma la pellicola riesce a realizzare lo scopo per la quale e nata anche grazie al supporto dei suoi interpreti, tutti presi a primeggiare con battute al vetriolo e ricche di turpiloqui vari (la palma della più sboccata va alla provocante Aniston). Il trio Bateman (Due cuori e una provetta), Day (Amore a mille…miglia) e Sudeikis (Libera uscita) è ben calibrato, con punte esilaranti da parte degli ultimi due mentre il primo vira verso una comicità trattenuta. I tre attori che interpretano la parte dei datori di lavoro meriterebbero, invece, un discorso a sé, nel quale si potrebbe parlare per ore dei loro demeriti (caratterizzazioni esagerate, troppa voglia di invadere la scena) e meriti (il look improbabile di Farrell, la bellezza della Aniston, la psicopatia di Spacey). Insomma Come ammazzare il capo e...vivere felici spingendo troppo sul pedale della volgarità spreca l'opportunità di essere una commedia più interessante e dai contenuti di valore sociale. Peccato.
giudizio: **

(Martedì 16 Agosto 2011)
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