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![]() Capolavoro assoluto di silenzi, amore e morte Drive Il Noir che riscrive il noir di Roberto Leggio Pochi film possono essere annoverati come capostipiti di genere. E pochi noir possono scavare nel profondo dell’anima e dei sentimenti. Drive, figlio di Nicolas Winding Refn, un regista danese (ma cresciuto in America da due hippie), si rivela il film dell’anno con Ryan Goslin, interprete superlativo, eroe senza passato e senza nome. Echi di Sergio Leone e Jean-Pierre Melville, silenzi, violenza realistica (e un po’ splatter), onore e nichilismo. Un film europeo in tutti i sensi, dove ogni sequenza è perfetta, senza sbavature o frasi di troppo. Uguale a nessuno (nonostante la semplicità della trama) non è il solito prodotto formattato ad arte per un regista non americano, ma un vero è proprio capolavoro con qualche spanna in più di qualsiasi film di genere degli ultimi anni. Lui, è uno stuntman “part time” di giorno e cronometrico pilota per rapine di notte (“Avete cinque minuti soltanto, poi sarete soli!). Un solitario, tanto metodico, quanto taciturno che si innamora della vicina, fragile ragazza con figlio piccolo e un marito appena scarcerato in debito con alcuni criminali che gli hanno assicurato la protezione dietro le sbarre. Dopo una rapina andata a male, con tanto di esecuzione sommaria; lo stuntman si troverà a districarsi tra efferati omicidi e terribili vendette.
(Venerdì 30 Settembre 2011) |
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