 In scena il Teatro del Dramma di Tobolsk Tra il Naso e il Cielo 18 ottobre alle Scuderie del Palazzo Farnese di Caprarola
di Oriana Maerini Quando conosci “Quartieri dell’Arte” (QdA) non lo lasci più. Ho scoperto questa manifestazione, la sua unicità ed originalità - che unisce location di rara bellezza a spettacoli fuori dal coro - lo scorso anno e non posso fare a meno di ripetere l'esperienza di assistere ad una delle tante proposte teatrali di questo festival. ‘Tra il naso e il cielo’ è di quegli spettacoli imperdibili che rientra fra le ospitalità internazionali del programma 2012, fase del programma iniziata con Nassim Soleimanpour. Sarà proposto giovedì 18 ottobre, presso il Parco delle Scuderie del Palazzo Farnese di Caprarola (ore 18). In scena ci sarà il Teatro del Dramma di Tobolsk P. Ershov (Federazione russa). L’appuntamento è con ‘Tra il naso e il cielo’ di Gian Maria Cervo da Luigi Pirandello con la regia di Alexey Slusarchuk. Un nuovo lavoro di respiro internazionale arriva a pochi giorni dallo spettacolo di un giovane autore iraniano che è stato capace di stupire. “Tutto il pubblico – ha commentato in proposito Cervo, direttore artistico con Alberto Bassetti di QdA - è rimasto sorpreso dal carattere emozionante e innovativo del testo di Soleimanpour. Credo che sia stato un vero e proprio avvenimento. Erano tanti anni che dovevamo portare al festival una scrittura così innovativa. Ci sono venuti in mente gli anni in cui abbiamo portato per la prima volta in Italia Jon Fosse e Roland Schimmelpfennig, in cui portavamo in scena drammaturgie come quella di Sarah Kane. Siamo entusiasti di aver lanciato un messaggio attraverso il testo di Soleimanpour. Il fatto che il testo sia arrivato dall’Iran, un paese che viene considerato isolato, è un incoraggiamento anche per i giovani autori italiani che troppo spesso si lasciano avvilire dall’idea che il paese stia facendo fatica a rimanere nell’Occidente. L’opera di Soleimanpour è una lezione sulla motivazione.”

Gian Maria Cervo
Tra il naso e il cielo
Ambientato nel 1925, lo spettacolo propone la vicenda di Dionisio Vernoni, uno scienziato radicale che si ritrova nello stesso alberghetto di montagna che il suo vecchio professore universitario, il senatore fascista Romualdo Reda, ha scelto per prendersi un periodo di riposo. Per Vernoni è la grande occasione per tornare ad essere un elemento di disturbo per il suo vecchio docente. Ma chi ha portato Vernoni nell’albergo in cui soggiorna il senatore Reda? Perchè? La domanda nasce dopo che si verifica una serie di eventi poco chiari. Sono fatti che stanno trasformando l’alberghetto in una specie di prigione o ospedale per alcuni dei suoi ospiti. Il piccolo hotel è ormai un luogo fuori dal controllo tanto dei suoi ospiti che della sua direzione. Chi o cosa sta determinando questi eventi? Un potere soprannaturale? Un’organizzazione sconosciuta? Qualcuno tra gli ospiti dell’albergo porta una “maschera”? Come gioca con la varietà delle posizioni politiche? Come gioca con la diversità? Sta veramente offrendo a Dionisio Vernoni la possibilità di istituzionalizzarsi dentro l’autoritaria e conservatrice società italiana? Spostando il racconto originario di Pirandello da un piano di trascendenza a un piano di immanenza, combinando elementi di dramma storico e fantascienza, tra citazioni della storia della sessualità di Foucault e flashback sensazionalistici, Tra il naso e il cielo propone una riflessione sulla crisi delle democrazie e società occidentali.
Dopo “Tra il naso e il cielo” arriverà a Quartieri dell’Arte una trilogia di Esteve Soler nuovo asso della drammaturgia europea dal 19 al 21 ottobre a Caprarola
Il Teatro del Dramma di Tobolsk (intitolato a P. Ershov) è la più antica istituzione teatrale siberiana. Le prime notizie di rappresentazioni risalgono al 1705, ma l’inizio delle attività teatrali risale probabilmente all’inizio del regno di Pietro I. Si caratterizza per un grande spirito di libertà sia durante gli anni degli zar sia durante il regime comunista. Il teatro ha acquisito una grande reputazione culturale nell’ambito della Federazione Russa attraverso i suoi secoli di attività. Ne è prova il film che nel 1955, in occasione del 250esimo anniversario, venne realizzato sul Teatro dalla Sverdlovsk Film. Negli stessi anni passò alla storia la serie di tournee estive che il Teatro effettuò regolarmente su un piroscafo contenente un piccolo teatro di 150 posti. Sul piroscafo nel 1961 avevano assistito a spettacoli 16.000 spettatori. Oggi il Teatro mette in scena un repertorio che pone fianco a fianco classici e contemporanei.
(Mercoledì 17 Ottobre 2012)
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