 Festival di Villerupt: documentario in concorso Terra mia, Terra nostra Un'opera che parla di un'Italia a volte immaginaria
di Paola Galgani  Villerupt. Nella Selezione Ufficiale al Festival del cinema italiano di Villerupt, che ha preso il via il 26 ottobre, sarà presentato il nuovo documentario di Donato Rotunno, Terra mia, Terra nostra. E quale palcoscenico migliore di quello di Villerupt, luogo di nostalgie e di ricordi, per presentare un film sull’appartenenza alla propria terra di origine? Il sentimento di doppia appartenenza è ben conosciuto dal pubblico abituale di questo singolare festival, dove si intrecciano immigrati italiani di prima e seconda generazione con francesi, belgi, lussemburghesi curiosi dell’Italia o del cinema in generale. Dunque una riflessione sull’identità, sui passaggi generazionali, sui confronti di lingue, tradizioni e culture come promette di essere questo film non potrà che essere bene accolto. Il regista conosce bene l’argomento, essendo nato in Lussemburgo ed essendosi formato in Belgio, per poi formare la società di produzione Tarantula Luxembourg con cui ha realizzato la pellicola in questione. Il suo prossimo lavoro sarà Amok, adattamento di un romanzo di Tullio Forgiarini, ma in progetto c’è anche l’idea di approfondire il tema di Terra mia, Terra Nostra: il miraggio di un’Italia a volte immaginaria in cui si perdono i sogni di generazioni. Il film è stato proiettato il 28 ottobre, seguito da un incontro con il regista, come d’uso in un festival che è concretamente attento al rapporto con il pubblico.
(Lunedì 29 Ottobre 2012)
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