 L'Anas pubblicizza il GRA con il Leone d'Oro Cinema e Viabilità In occasione dell'uscita del film di Rosi nelle sale
di Oriana Maerini Roma. Il cinema è in crisi e il botteghino langue. Ogni mezzo è lecito per pubblicizzare l'uscita di un film. Non stupisce, quindi, che anche l’ANAS dia una mano inneggiando, con una segnaletica luminosa la vittoria di “Sacro GRA”. I 70 km più amati ed odiati dagli automobilisti romani, ovvero il Grande Raccordo Anulare, è il personaggio principale del film di Gianfranco Rosi che si è aggiudicato il premio più prestigioso della kermesse veneziana. Ora, anche chi sono segue il cinema, attraverso il pittogramma del Leone del Festival di Venezia che svetta da oggi 19 settembre (in occasione dell’uscita in sala del film), sui pannelli luminosi a messaggio variabile del Grande Raccordo Anulare verrà a conoscenza del film. Ci auguriamo che gli automobilisti più curiosi vadano al cinema per scoprire l'umanità nascosta dietro una strada che percorrono giornalmente; gli altri si chiederanno se l'ANAS non sbandierasse trionfi e si occupasse, invece, di migliorare la loro qualità della vita risolvendo gli annosi problemi della viabilità capitolina.

La trama del film:
Con “Sacro GRA” Gianfranco Rosi racconta un angolo del suo Paese, girando e perdendosi per più di due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo frastuono continuo. Dallo sfondo emergono personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e sua figlia laureanda; palmologo; un principe e la sua consorte; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118; un pescatore d’anguille che vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere. Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma un collettore di storie a margine di un universo in espansione.
(Venerdì 20 Settembre 2013)
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