 Dramma di sole donne nell' assolato midwest I segreti di Osage County Ritratto di una famiglia nel suo “oscuro” interno
di Roberto Leggio C'è sempre un momento per fare i conti col passato. Il proprio. Quello degli altri. Le parole iniziali dell'anziano poeta e scrittore Beverly descrivono perfettamente la situazione della sua famiglia, che vive da anni nella bella casa persa nelle campagne dell'Oklahoma. Non disfunzionale, ma quasi. Lui è un forte bevitore, tollerato senza reticenze dalla moglie Violet, che a causa di un cancro alla bocca, fa uso smodato di pillole e antidepressivi. La scomparsa improvvisa (ma neanche tanto) dell'uomo, impone alla donna di rincontrare le tre figlie, sparse e perse nei loro problemi personali nell'immensità degli Stati Uniti. Giunte con i loro compagni, l'inaspettata riunione di famiglia scatenerà ripicche e risentimenti mai sopiti e dimenticati.

Tenendo conto che tutta la vicenda è ambientata in una sola location, questo dramma familiare, mascherato da commedia nera, si salda sulle magistrali interpretazioni di Meryl Streep e Julia Roberts (ma anche dei comprimari compresa una riscoperta Juliette Lewis), entrambe tra l'altro candidate al premio Oscar. Madre e figlia (almeno nella versione cinematografica) si scontrano in un confronto all'ultima parola, all'ultima bugia, all'ultima verità; mettendo in luce come anche nelle migliori famiglie non tutto è rose e fiori. Sviscerare i sensi di colpa, la forza devastatrice di sentimenti trattenuti e inespressi per il bene “comune”, rendono sulla scena lo scarto generazionale insita in qualsiasi nucleo familiare. Teniamo poi conto che il magmatismo della personalità di Violet, donna sulla prime vittima di un marito troppo “egocentrico” e liber(tin)o, sembra tiranneggiare sulle vite degli altri, ed invece contestualizza il male di vivere di quattro donne, giunte, chi prima chi dopo, ad un bivio. Il testo, diretto da John Wells; è basato dall'opera teatrale di Tracy Letts, che con una sottile “tensione” comprime e fa risaltare i contrasti dell'animo umano. Non c'è sangue, come nel caso di Killer Joe (altro potente ritratto della famiglia “nera” americana dello stesso autore), ma il senso di disagio di decostruzione familiare è ben descritto in quanto il destino o le scelte di ogni personaggio è stato conferito dai parenti. Qualunque essi siano.
Giudizio: ***

Alcune scene del film:
(Giovedì 30 Gennaio 2014)
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