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A novantatre anni Christopher Lee non c'è più

Buona morte Conte Dracula

Il “male” sparisce per sempre


di Roberto Leggio


E' doveroso ricordare Chrispher Lee. Da oggi non c'è più. Non ci sarà un ulteriore film. Che nel conteggio sarebbe il 281esimo. Tanti. Tantissimi. Tutti girati con piglio ferino, ma anche con molta ironia. Christopher Lee è stato l'incarnazione del male assoluto. Vampiro (mai licantropo), mummia, Fu Machu, Sherlock Holmes, Francisco Scaramanga (nemico di James Bond ne l'Uomo dalla pistola d'oro) e poi in epoche recenti il mago Saruman nella esalogia dell'anello e il Conte Dooku nella seconda trilogia di Guerre Stellari; quasi tutti mostri, quasi tutti memorabili. Ma per l'attore inglese, ma con origini italiane (Carradini dal nome nobile della madre), l'immaginario collettivo è legato ai canini aguzzi del Conte Dracula, personaggio che ha interpretato per lo più per divertimento per una dozzina di volte. Il primo, ancora più mitologico, di quello interpretato da Bela Lugosi, è stato grazie all'intuizione di Terence Fisher che lo scelse per la sua altezza e la corporatura longilinea, facendolo entrare nella leggenda. Lee era alto la bellezza di un metro e novantacinque e con quelle dimensioni non poteva non diventare il principe delle Tenebre. I suoi denti aguzzi, il suo portamento regale l'hanno fatto entrare nell'immaginario collettivo per non uscirci mai più.

Senza pensare che il “suo” Dracula, fece la fortuna della Hammer Film e di molti suoi comprimari, primo fra tutti Vincent Price e poi Peter Cushing. Ma oltre il terrore e i personaggi negativi che ha interpretato, Christopher Lee amava la commedia. Ne ha fatta poca, però amava ricordare che “una risata e meglio del sangue”. Una affermazione in contrasto con il personaggio che gli diede fortuna e fama, Infatti egli aveva un rapporto conflittuale con il principe delle Tenebre, tanto che quando gli venivano poste domande su quel genere di film preferiva non parlarne. Restò famosa una sua “visibile mancanza”, quando alcuni fans cercarono di farsi firmare locandine dei film di Dracula, ed egli evitò lasciandoli a bocca asciutta. Grande intellettuale, amante di quasi ogni forma d'arte, ha scritto libri e negli ultimi anni si era proposto come cantante lirico nel Don Carlos e rock, scrivendo perfino 7 pezzi per l'album Metal Knight di Tommi Lommi, il chitarrista dei Black Sabbath. Un demone dell'arte verrebbe da dire. A novantatre anni ci ha lasciato, senza clamore, la morte pare risalga a domenica sera, ma il suo sguardo “terribile” continuerà a vivere in tutti noi. Buona morte Conte Dracula. Buona fortuna nell'aldilà.




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(Giovedì 11 Giugno 2015)


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