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Un cadavere nel pozzo come metafora della guerra

Perfect Day

Un capolavoro di Fernando León De Aranoa


di Oriana Maerini


Raccontare la guerra con tono grottesco. Monicelli docet con il capolavoro de "La grande guerra" e ora questo "Perfect Day" del talentuoso regista spagnolo Fernando León De Aranoa, (Familia, che ha avuto un remake italiano diretto da Paolo Genovese con Una famiglia perfetta e "I Lunedì del sole candidato all'Oscar) partendo dal libro autobiografico “Dejarse Llover” di Paula Farias, medico di Médicins sans frontières, riprende il filo dell'ironia per descrivere uno dei più atroci conflitti della storia recente, quello dei Balcani. Il film racconta le peripezie quotidiane di quattro operatori umanitari incaricati di aiutare a risolvere i problemi delle popolazioni delle zone di guerra. La prima cosa che sorprende è l'ottima scelta dei caratteri che interagiscono fra loro: l'affascinate e più esperto portoricano Mambrù (Del Toro), l'ingenua neofita francese Sophie (Thierry, l'incontenibile e scansonato B (Robbins) e la bella e disinibita Katya. (Kurylrnko).
La struttura narrativa circolare inizia e finisce con l'immagine di un pozzo inquinato da un cadavere, metafora eccellente di una popolazione intrappolata dalle mille contraddizioni della guerra. (Sono stati i nemici a gettare l'uomo nel pozzo o gli strozzini che vendono l'acqua alla popolazione?) Il tormentone dei quattro eroi è quello di trovare una corda per sollevare il corpo; attraverso questa ricerca paradossale on the road (i protagonisti sono quasi sempre in viaggio in jeep nei villaggi e nelle campagne) veniamo a conoscere la crudeltà del conflitto. (i corpi impiccati nella casa distrutta, gli sguardi dei prigionieri di guerra).



La leggerezza con la quale il regista narra il conflitto (la reiterata scena della mucca "minata" da aggirare) è un dono non comune. Qui si ride riflettendo sulla pericolosità delle missioni di questi angeli di pace. Si sorride conoscendo l'assurdità burocratiche (i caschi blu dell'ONU vietano di bonificare il pozzo perchè aspettano un magistrato) e più in generale sulla demenzialità della guerra. Ad alleggerire i toni aiuta anche una bella colonna sonora rock (Lou Reed). La performance degli attori è eccellente soprattutto per la coppia Benicio Del Toro - Tim Robbins. Il primo affascinante nel ruolo di un veterano dell'associazione che sogna di tornare a casa per scegliere la carta da parati mentre e si schermisce con la collega ex amante russa, il secondo goliardico e filosofico che non ha famiglia altrove e vive il suo lavoro come una missione non sense.
Perfect Day è un film perfetto sul piano filmico e di grande valore morale. Una pellicola-metafora contro tutte le guerre, un omaggio all'eroismo quotidiano di tutti quelle che cercano di salvare vite umane nel caos bellico.

giudizio: ***1/2








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(Mercoledì 9 Dicembre 2015)


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