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![]() Palma d'Oro per Ken, il rosso PalmaKen La rivincita dei nuovi poveri di Roberto Leggio ![]() Cannes – I, Daniel Blake vince la Palma d'Oro. Un film duro, drammatico, fortemente di sinistra. Proprio come il suo autore: Ken Loach. Ancora una volta il vecchio “rosso” britannico, ha dato una spallata all'enstablishment del cinema mondiale. Mostrando la faccia della gente comune, i nuovi poveri, bistrattati dal potere del denaro e dai governi che li trattano come reietti e sono carne da macello per conto di imprenditori, ricchi, sfacciati, egoisti. I, Daniel Blake, titolo evocativo per non cancellare l'identità individuale, è un film duro, vero, solido che racconta di un carpentiere sessantenne senza lavoro con problemi di salute che incontra una mamma single, disoccupata e con tre figli a carico. Entrambi volti dei “morti di fame”, soggiogati dalla crisi economica e scriteriate scelte politiche che di sociale non hanno nulla. Il regista britannico mette il dito nella piaga e attraverso questi corpi che solidarizzano tra loro, mostra un problema non solo inglese, ma globalmente europeo. I tagli spese sociali è una mannaia per tantissimi che faticano ad arrivare a fine mese, ma è anche e soprattutto una critica possente alla crudeltà delle regole statali e del come vengono applicate. Ken Loach è ancora fuori dal coro. Ed è un bene perché il suo è ancora un cinema ribelle, libero, indipendente, o proprio come asserisce lui “agitatore”. E dev'essere stata questa peculiarità che deve aver convinto sia la Giuria che il Presidente George Miller, a premiare un potente ma piccolo film di “giusti” a questa 69sima edizione del Festival. Un film che, piaccia o meno, è un'opera necessaria per avere le idee più chiare in questo mondo globalizzato, ma che viene quotidianamente affamato da miopie di governo e voraci multinazionali. Palma d'Oro meritatissima, quindi. ![]()
![]() Shahab Hosseini è invece stato premiato per la miglior interpretazione maschile per Il Cliente, film iraniano di Asghar Farhadi, che ha conquistato anche il premio per la migliore sceneggiatura. A metà strada tra il thriller ed il dramma sociale, il film racconta di una coppia sfrattata dal loro appartamento a causa di un possibile crollo, che finisce a vivere in una casetta messa a disposizione da una loro amica attrice teatrale che nel giro di qualche giorno sarà vittima di un incidente. Il Premio della Giuria è andato all'on the road pieno di esordienti al regista inglese Andrea Arnold per il suo American Honey, mentre la Camera d'Or è stato assegnato al film marocchino della regista Houda Benyamina ambientato in una banlieu francese. E per finire la Palma d'Onore è andata a Jean-Pierre Leaud, attore feticcio di Francoise Truffaut, che con il personaggio di Antoine Doinel ne I Quattrocento Colpi diede il volto alla Nouvelle Vague. (Lunedì 23 Maggio 2016) |
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