 Inaugurata ieri la XX edizione a Roma dal 25 al 29 ottobre Tertio Millennio Film Fest - Festival del dialogo Interreligioso Con "La ragazza senza nome" dei fratelli Dardenne
di Oriana Maerini  Roma. Standing ovation, ieri sera alla Casa del Cinema, per i fratelli Dardenne che hanno inaugurato la XX edizione del Tertio Millennio Film Fest - Festival del dialogo interreligioso presentando, in anteprima la nuova versione con 7 minuti in meno di quella presentata in concorso allo scorso Festival di Cannes, de La ragazza senza nome, il loro ultimo film. Ironici e loquaci i due maestri della cinematografia belga hanno raccontato la genesi del film e scherzato sulla differenza fra loro ed i fratelli Taviani.: "Noi ci dividiamo i compiti uno sta al monitor e l'altro gira invece loro girano una sequenza a turno" Le linee della XX edizione sono state, invece, illustrate da don Davide Milani il quale ha spiegato che il focus di quest'anno e la questione femminile quale linea di convergenza per tutte le culture. Un'edizione ricca che si svolgerà dal 25 al 29 ottobre. Organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI e con il sostegno della Direzione Generale Cinema MiBACT, il festival è da sempre attento ad indagare i temi legati alla spiritualità e dallo scorso anno promuove un importante progetto di rinnovamento nel segno del dialogo interreligioso e interculturale con la collaborazione delle Comunità protestante, ebraica e islamica.
Tra le novità citiamo il restauro di Processo alla città, diretto da Luigi Zampa e considerato il primo film sulla camorra, è affidata la preapertura della manifestazione alle ore 18.00 al Cinema Trevi. Lo sguardo alla condizione delle donne nella società che, con le dovute differenze, sembrano tutte esercitare una forma di pressione indebita nei confronti della donna che può portare talvolta a condizioni subdole di emancipazione, altre volte sfociare in forme di violenza intollerabile. Avviene in Coldness di Bahram e Bahman Haj Abol Loo (Ark) (26 ottobre alle ore 18.30 al Cinema Trevi), in Nahid di Ida Panahandeh (28 ottobre alle ore 18.00 alla Sala Comunitaria Chiesa Valdese), in Malaria di Parviz Shahbazi (28 ottobre alle ore 16.30 al Cinema Trevi), nell’atteso Agnus Dei di Anne Fontaine (26 ottobre alle ore 20.30 al Cinema Trevi) e in Paradise, il capolavoro di Andrei Konchalovsky, vincitore del Leone d’Argento alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia e candidato dalla Russia per la corsa all’Oscar come miglior film straniero. Il film sarà proiettato giovedì 27 ottobre alle ore 17.30 al Cinema Trevi e per l’occasione il regista russo sarà a Roma per incontrare il pubblico.

Le vie della salvezza, ha ripetuto più volte Papa Francesco, non sono precluse a nessuno: uomini e donne, indifferentemente. Persino il più abietto può incontrare la Grazia, come attestano la storia del pluriomicida mafioso Pippo Grassonelli raccontata in Ero Malerba di Toni Trupia (28 ottobre alle ore 18.30 al Cinema Trevi) o Canzoni d’amore oltre il genocidio nel quale vittime e carnefici del genocidio in Rwanda si riconciliano attraverso un programma di dialogo e comunicazione. Il documentario di Giuseppe Carrieri sarà al centro di un evento speciale organizzato in collaborazione con TV2000 e in programma il 28 ottobre alle ore 16.30 nella Filmoteca Vaticana (proiezione ad inviti). L’arte e la cultura rivestono allora un doppio fondamentale ruolo: quello di mettere in comunicazione gli uomini e quello di elevarli, aprendo loro gli occhi su un destino più autentico. Una missione che il cinema dei grandi – come quell’Ermanno Olmi che si racconta senza remore in E venne l’uomo di Federico Pontiggia e Alessandro Bignami (27 ottobre alle ore 16.00 al Cinema Trevi) – ha sempre perseguito. Ecco allora in cartellone il film The Idol di Hany Abu-Assad (28 ottobre alle ore 20.30 nella Sala Comunitaria Chiesa Valdese) e il documentario Les Sauteurs di Moritz Siebert, Estephan Wagner e Abou Bakar Sidibé (26 ottobre ore 16.30 al Cinema Trevi) sul tema dell’immigrazione. E ancora Syrian Edge di Juan Martin Baigorria e Lisa Tormena (29 ottobre alle ore 18.30 al Cinema Trevi) e Nassarah di Riccardo Bicicchi (29 ottobre alle ore 19.00 al Cinema Trevi) che puntano l’obiettivo sul conflitto siriano; Yo-Yo Ma e i musicisti della Via della Seta di Morgan Neville (28 ottobre alle ore 20.30 al Cinema Trevi) sul potere universale della musica nell’unire i popoli oltre i limiti geografici e Il figlio dell'altra di Lorraine Lévy (27 ottobre alle ore 20.30 al Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani – proiezione ad inviti) sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese. Nell’ambito del Tertio Millennio Film Fest, il 27 ottobre alle ore 20.30 nel corso di una cerimonia al Cinema Trevi condotta da Fabio Falzone saranno assegnati gli RdC Awards, gli storici riconoscimenti della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Rivista del Cinematografo attribuiti ogni anno a protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura. Chiuderà il festival il 29 ottobre alle ore 20.30 alla Casa del Cinema l’evento speciale Un’avventura romantica (Alessandro Cicognini) di Davide Cavuti al quale seguirà un incontro con Edoardo Sivaro, Michele Placido, Debora Caprioglio, Lino Guanciale e Gaetano Aronica.
Le proiezioni sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e previa prenotazione E-mail festival@tertiomillenniofilmfest.org – Tel. 06.96519200
(Mercoledì 26 Ottobre 2016)
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