Vincent è un poliziotto infiltrato che per fermare un cartello della droga gestita da uno psicopatico criminale, si ritrova a patteggiare per la sua vita e quella del figlio in cambio di 25 chili di cocaina in un Casinò di Las Vegas. Con il ventre ferito da una coltellata, è pedinato dall'agente Bryant che lo crede corrotto e affiliato alla gang Novak. Ma quando il criminale arriva a Las Vegas per riavere la sua droga, le cose si complicano. La notte si rivelerà una lotta alla sopravvivenza.

Coca, gansters, Casinò e poliziotti. Corrotti? No sotto copertura. Nulla di nuovo nella notte del thriller, anche perché tutto è già visto, filtrato, masticato e digerito. Il poliziotto buono, infiltrato, lontano da moglie infermiera e un figlio un po' fancazzista, se la rischia tentando di smascherare un cartello della droga tra le stanze di un Casinò di Las Vegas, in una notte di tragenda dove accade tutto e di più. Remake action compulsivo dal suo omonimo francese (La Nuit Blanche) che in patria sbaraglio i botteghini, la sua versione “sporca” americana pigia sull'acceleratore dell'improbabile per calare lo spettatore in uno spettacolo compresso, talmente adrenalinico da essere evanescente. L'ex Django Jamie Foxx si aggira per tutto il film con la faccia disperata e il ventre ferito (anche se picchia, scappa, spara come un personaggio da videogame) ma con la testa totalmente da un'altra parte. C'è l'ha anche il regista Baran Bo Odar, convinto che per fare un buon thriller ci voglia sangue, pistole e suspense, peccato però che le variabili non siano confermate ed in questa progressione.

Giudizio °

(Giovedì 26 Gennaio 2017)

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