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Sovversivo e rivoluzionario Guerre Stellari

Star Wars - Gli ultimi Jedi

Rottamazione della mitica epopea galattica


di Roberto Leggio


Il Primo Ordine del Leader Supremo Snoke è deciso a stroncare la Resistenza ovunque si trovi. I ribelli sono in fuga mentre Rey si trova a faccia a faccia con Luke Skywalker, ormai in esilio. Ma il vecchio Jedi non vuole tornare in campo a salvare quello che resta del mondo libero. A nulla servono le insistenze della giovane guerriera che tra l’altro inizia ad avere una strana attrazione mentale con Kylo Ren, passato definitivamente al lato oscuro della Forza. Salvare il salvabile è ormai l’unica carta da giocare dai pochi ribelli rimasti, prima che il Primo Ordine spazzi via del tutto la speranza di una nuova Repubblica.


C’è un vizio di forma in questi Ultimi Jedi di Rian Johnson. Un vizio che si chiama “espansione”, nel senso che molte delle domande che il precedente Il Risveglio della forza poneva, in questo episodio; innegabilmente divertente, pirotecnico, guerresco, umoristico, sovversivo e pieno di sorprese; vengono del tutto o in parte svelate. Ma così facendo, forse per il coraggio dell’accelerazione del nuovo ipercinetico cinema di questo tempo, demolisce i dogmi fondanti della saga così da violare l’idea principale di base che ne fece Lucas nei suoi sei film. Chi di Guerre Stellari è un fan storico, si sentirà tradito dal piglio e dalla voglia di lanciare la saga verso nuove strade. E non è detto che esse siano del tutto sbagliate. Anzi, riazzerare la mitica, serve in qualche modo a trovare l’esatto equilibrio tra il vecchio ed il nuovo tracciato iniziato da J.J. Abrahams che da fan bambino ha dato la sua versione della Galassia lontana lontana. Gli ultimi Jedi, parte dal momento esatto in cui Rey porge la spada laser al vecchio Luke Skywalker. E da qui che si dipana il vuoto di senso della mitica che tutti conosciamo. Con gusto rivoluzionario il regista Rian Johnson (che ha anche scritto la sceneggiatura) parte con una scena umoristica che mai ci saremmo aspettati. Ma è proprio da questo momento che il nuovo entra prepotente nel vecchio, in quanto capiamo che La Forza della religione Jedi non è così limpida come l’abbiamo sempre conosciuta, anzi nasconde molti punti dark da rivederne i suoi testi sacri. Gli Ultimi Jedi cercano un equilibrio. Luce. Tenebra. Buoni. Cattivi. Ribelli e Oppressori. Salvatori e Salvati. Kylo Ren, propendente per la tenebra è tentato dal cerchio di sangue che lo lega alla luce di Rey. Ma forse tutto è da rivedere. Da riscrivere. Il film di Johnson è molto più rivoluzionario de Il Risveglio, forse massificato per un pubblico più smaliziato di quello di quaranta anni fa, compresa la poca coerenza con la saga originale. Ma è proprio questa sua “forza” ad essere il traino per l’episodio finale che verrà tra due anni esatti. Il film è dedicato a Carrie Fischer morta esattamente l'anno scorso. E' lei è l’indomita principessa Leia che guida la Resistenza verso la vittoria finale, in una rivalsa tutta femminista. Che la forza sia con te.

Giudizio **1/2




(Mercoledì 13 Dicembre 2017)


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