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Come nascono gli eroi?

Ore 15:17 Attacco al treno

Clint Eastwood fallisce il bersaglio con un film nebuloso e senza carisma


di Roberto Leggio


Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler si incontrano per la prima volta dal preside, sulla panchina dell’anticamera, in attesa in un rimprovero. Saranno ancora insieme molti anni dopo, a Parigi, davanti al Presidente della Repubblica, per ricevere la Legion d’Onore. Nel mezzo c’è una amicizia virile lunga una vita, una scelta di arruolarsi (per due di loro), un viaggio estivo in Europa e quel treno delle 15:17 da Amsterdam a Parigi, che cambierà le loro vite e quelle di molte altre persone.


Action-movie senza un briciolo d’azione, il nuovo film di Clint Eastwood, nonostante esalti il coraggio di tre eroi per caso che a mani nude salvarono nel 2015 i passeggeri del treno Amsterdam-Parigi da un terrorista armato di Kalashnikov, si accartoccia sulle “peripezie” amicali di questi tre ragazzoni americani della provincia californiana. Monellacci a scuola, sfigati nella vita, ma poi eroi per un giorno, questi tre amici sono per Clint l’esatta disamina della responsabilità civile e morale per mettere al sicuro delle vite umane. Ma la vicenda, pur essendo vera, viene esposta in maniera nebulosa ed appannata per scelte registiche non all’altezza del vecchio pistolero. Il pathos si sviluppa nei soli dieci minuti finali, su quel treno che i tre amici in vacanza in Europa li sta portando a Parigi, dove faranno il loro dovere fino ad essere insigniti della Legion d’Onore dal presidente Hollande. Nel contesto si potrebbe definire un romanzo di formazione sul come nascono gli eroi. Non per nulla tutta la prima parte è ambientata ai tempi della scuola media che li mette assieme nonostante le sospensioni e i giochi di guerra con armi “simil vere” nei boschi limitrofi. Da “grandi” sono ancora dei nerd non avendo trovato un posto nel mondo pur essendo stati addestrati nell’esercito, fino a quel pomeriggio fatale. Con poco carisma, nessuna tensione e poca simpatia, Clint trova il coraggio di caricare sulle spalle di queste tre piccoli “uomini” un film che flirta con la realtà al 100% (i veri protagonisti sono gli stessi attori nel film), ma questa volta la sua mira infallibile non giunge al bersaglio. E l’uomo con la pistola questa volta è stato seppellito dall’uomo con il fucile…

Giudizio*




(Venerdì 9 Febbraio 2018)


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