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“Burning” del maestro Lee Chang-dong vince la !7.ma edizione

Florence Korea Film Fest

Stasera il party finale


di Oriana Maerini


Firenze. Fra gli applausi di una sala gremita, ieri sera, si è svolta la serata conclusiva della 17/ma edizione del Florence Korea Film Fest il festival dedicato alla cinematografia della Corea del Sud che si è tenuto a Firenze dal 21 al 28 marzo presso il cinema La Compagnia. Si è aggiudicato la vittoria “Burning”, film che segna il ritorno alla regia del maestro Lee Chang-dong.

““Una rivalità amorosa che diventa rivalità sociale, avvolta nel mistero e trafitta dal nichilismo. Colpisce per l’abilità con la quale l’evento intimo che mette in scena rivela una società intera a sé stessa. Un film che non lascia spazio a facili giudizi morali né a sicuri approdi neorealisti, dal respiro marziale e dal finale quasi metafisico”.- questa la motivazione della giuria presieduta dall’attrice, sceneggiatrice e regista Emanuela Mascherini, e composta da: Silvia Minelli, direttore organizzativo del Florence Queer Festival; Michele Baldini, collaboratore della rivista Lungarno, esecutivo del Centro Cinema Fratelli Taviani e presentatore del Rock Contest di Controradio; Federico Frusciante, musicista e critico conosciuto per i suoi dissacranti e schietti video su Youtube che spaziano da recensioni cinematografiche a consigli letterari e musicali e Roberto Pecorale, docente di lingua e cultura cinese.

Gli altri premi:


Menzione speciale per “The spy gone North” di Yoon Jong-Bin: “Per l'accuratezza della ricostruzione storica e l'intensità della narrazione, a far luce, con coraggio e stile, su aspetti chiave di una contemporaneità che non è ancora riuscita a fare del tutto i conti con i fantasmi del XX secolo”.

A vincere nella sezione Independent Korea è “Clean Up” di Kwon Man-Ki: “Una storia di redenzione senza retorica, emotivamente vorace eppure analitica. Particolarmente felice l'ambientazione, all'interno di un'impresa di pulizie, metafora di un'altra pulizia più intima: quella delle ombre del nostro passato”.

Menzione speciale a “Nailed” di Ha Yoon-Jae: “Per l’originalità del soggetto, l’estetica filmica, il taglio stilistico e la messa in scena; per l'abilità e la sensibilità con cui la regista traccia e scavalca in punta di dita il sottile confine tra dramma e commedia”.

Ad aggiudicarsi il premio del pubblico, denominato Asiana Airlines Audience Award è “The spy gone North” di Yoon Jong-Bin.

Una scena del film “Burning”



Le proiezioni sono terminate ma stasera, a partire dalle 21.00, il party finale del festival al BUH! Circolo culturale urbano. Il piatto forte della serata sarà la breakdance dei Seoul City B-Boy (Gamblerz Crew): una compagnia di ballo di Seoul composta da ballerini B-boy che in 15 anni hanno vinto circa 40 competizioni al livello mondiale. Recentemente si è occupata di loro anche il New York Times, menzionandoli in un articolo sulla sull'emergente scena dei B-boy Coreani. In apertura una performance di tip tap curata dai Tuballoswing e ispirata al film di apertura del festival “Swing Kids”, che vanta tra i suoi protagonisti Do Kyung-soo, attore già membro della boy-band EXO con il nome d’arte D.O. A concludere l'evento il dj set di K-Tiger la prima radio italiana 100% K-POP, un'abbreviazione che sta a significare musica pop coreana, genere musicale seguito da oltre 2 milioni di persone in tutta Italia, molto apprezzato dai giovanissimi.





(Venerdì 29 Marzo 2019)


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