 Il noir cult di Claudio Caligari torna al cinema dopo 25 anni in versione restaurata L'Odore della notte Il 20 novembre distribuito da Cat People e Minerva Pictures
di red.  L'odore della notte di Claudio Caligari, il noir culto con Valerio Mastandrea e Marco Giallini, torna nei cinema in 4K dal 20 novembre per il suo 25° anniversario distribuito da Cat People e Minerva Pictures. Presentata alla Festa del Cinema di Roma nel nuovo restauro 4K, l’opera seconda di Claudio Caligari - regista di Amore tossico (1983) e Non essere cattivo (2015) - è pronta per tornare nelle sale a partire dal 20 novembre. Realizzato nel 2023, il restauro è stato curato dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna sonora messi a disposizione da Minerva Pictures, con la supervisione del direttore della fotografia Maurizio Calvesi.
Trampolino definitivo per la carriera diValerio Mastandrea, qui protagonista e narratore senza filtri insieme a Marco Giallini e Giorgio Tirabassi, L’odore della notte è una vorticosa epopea proletaria e criminale che cuce insieme stile, personaggi e ritmo senza compromessi, trasformando ogni momento in uno schiaffo, uno sfottò, un dolore sincero. Nel film anche un "cammeo" di Little Tony nei panni di se stesso.
Il film:
Figlio della grande tradizione italiana “di genere” quanto del neorealismo più corrosivo il film è il silenzioso apripista e punto di riferimento del crime/noir nostrano di oggi, dai Romanzo criminale ai Gomorra ed epigoni vari. Ma la vera forza de L’odore della notte risiede nella sua natura di strada, randagia e affamata, urgente perché sopravvissuta, tanto vera quanto violenta, capace di riappropriarsi di un determinato tipo di cinema e rivitalizzarlo fino renderlo nuovo e autentico. Remo, interpretato da Mastandrea, è prima poliziotto e poi rapinatore, a capo di una sconclusionata banda di figli della strada. Caligari tiene il suo protagonista sempre in bilico tra ferocia e umanità, senza giudizi di sorta: è la visione soggettiva quanto lucida di una società che con i suoi meccanismi brutali tiene, allora come oggi, i suoi frutti indesiderati ai margini, in cui ogni velleità materiale è solo lo scintillante scudo di un tormento senza via di scampo. Violenza che affascina e che insieme soffoca, che ammalia e sconforta: talvolta urlato e altre bisbigliato, è sempre il disperato (bi)sogno distorto di trovare una vita. A cavallo tra lo Scorsese più tormentato di Taxi driver e quello più vorticoso di Quei bravi ragazzi, L’odore della notte non ne segue semplicemente le scie, ma ne rielabora la forza in modo unico e personale: è il ventre molle della Roma tra gli anni 70 e 80 e, al contempo, pura cinema senza sosta dal retrogusto spietato. È delirio di potenza e fatalismo, lì dove (pochi) soldi e scelte sbagliate dominano una mascolinità sbandata, tanto seducente quanto destinata al fallimento. Liberamente tratto da Le notti di «Arancia Meccanica» di Dido Sacchettoni(Einaudi, 1986), L’odore della notte venne presentato per la prima volta durante la Settimana della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia del 1998.

Una scena del film con Little Tony
(Lunedì 30 Ottobre 2023)
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