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Thriller senza tensione

Fragile - A ghost Story

Deludente film di Jaume Balaguerò


di Mirko Lomuscio


L’infermiera Amy arriva da Londra per sostituire una sua collega nell’ospedale pediatrico di Mercy Falls, il quale, dopo un secolo di attività, sta per chiudere i battenti. Il processo, però, sembra sia ancora lungo da concretizzarsi, a causa di un incidente ferroviario che ha costretto gli ospedali locali a far uso dei posti letto presenti nella vecchia clinica. Amy farà qui conoscenza con i bambini ricoverati e, contemporaneamente, verrà a scoprire che essi sono terrorizzati da un’entità maligna, a quanto pare responsabile di una serie di incidenti di strana natura. Aiutata dal medico primario Robert, quindi, farà di tutto per scoprire la verità e salvare la vita dei bambini dalla misteriosa e rabbiosa Charlotte, ragazza meccanica che sembrerebbe vivere al piano superiore, l’unico in cui non si può entrare.

Thriller soprannaturale dalle atmosfere dark, il nuovo lungometraggio di Jaume Balaguerò, maestro della suspence iberica insieme ad altri illustri colleghi come Alejandro Amenabar (ormai datosi ad altro genere dopo i fasti di Mare dentro), vanta la presenza di un cast internazionale, in cui primeggia Calista Flockhart del serial televisivo Ally McBeal, nonché moglie di Harrison Ford


E forse è proprio il troppo spazio concesso a risaltare le qualità interpretative della protagonista che finisce per far ridurre i momenti di tensione in scene senza infamia e senza lode, incapaci di lasciare un vero e proprio segno sullo schermo. Un vero peccato, perché le basi per un degno prodotto di paura c’erano tutte e le sequenze in cui appare l’entità maligna sono davvero inquietanti, soprattutto verso la fine del film, grazie probabilmente alla fotografia del fido Xavi Gimenez, già autore delle notevoli luci delle precedenti fatiche di Balaguerò, Nameless-Entità nascosta e Darkness, anch’esse intrise di tematiche riguardanti l’oscurità come contenitore del male ed i bambini come unico punto di contatto tra il bene (reale) ed il male(sovrannaturale). E, sinceramente, speriamo che in futuro il regista si decida ad occuparsi di altri temi, anche se non all’interno di prodotti puramente horror, perché il talento visionario non gli manca e sarebbe un vero dolore vederlo sprecato al servizio di film strappalacrime (come il succitato Amenabar).

Nota: nel cast troviamo anche Richard Roxburg ed Elena Anaya, entrambi interpreti di Van Helsing, horror (???) tutto esplosioni e acrobazie diretto nel 2004 da Stephen Sommers. Un genere che speriamo di non vedere mai nelle mani del talentuoso Balaguerò.


giudizio: *



(Venerdì 3 Febbraio 2006)


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