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Regia anonima di John Whitesel

FBI Operazione Tata

Sequel di Big mama


di Mirko Lomuscio


Quanti ricordano Big mama, commedia tutt’altro che memorabile interpretata nel 2000 da Martin Lawrence? Variante comico - poliziesca di un’idea di base che ha fatto la fortuna di film come Mrs Doubtfire-Mammo per sempre, il film vedeva protagonista l’agente dell’ FBI Malcolm Turner che, al fine di risolvere un caso difficile, si trovava costretto a vestire i panni di una vecchia grassona di colore sotto il nome di Big Mama. Gli stessi che ora torna ad indossare nel sequel FBI operazione tata, per potersi infiltrare, sotto le mentite spoglie di tata, in casa di Tom Fuller, ideatore di un virus che andrà ad insediarsi nelle barriere protettive dei documenti governativi, e di sua moglie Leah, i quali hanno tre figli: il piccolo Andrew e le sorelle maggiori Carrie e Molly. Di gag in gag, quindi, Malcolm tenta arduamente di tener testa ai tre e di occuparsi, allo stesso tempo, del suo lavoro di agente dell’FBI, rischiando perfino la rottura con sua moglie incinta Sherrie, di nuovo con le fattezze di Nia Long.
Eppure, sebbene assente sia l’uso gratuito di volgarità, l’anonima regia di John Whitesel (La troviamo a Beverly Hills), a causa soprattutto dell’assemblaggio di situazioni viste e riviste, non riesce in alcun modo a regalare momenti di spicco che rimangano impressi nella memoria dello spettatore. Tutto si presenta con un certo distacco nei confronti delle situazioni comiche, lasciando indifferenti anche dinanzi a personaggi potenzialmente divertenti come il genio dell’informatica Steward, interpretato da Josh Flitter, ragazzino basso e grasso che conosce ogni segreto dei computer, o comprimari senza arte né parte, come l’agente Kevin Kennelly, con il volto di Zachary Levi , spalla secondaria che avrebbe dovuto conferire un guizzo di divertimento in più all’opera. E neppure la presenza di Martin Lawrence aiuta a migliorare il risultato, comunque superiore al capostipite.
Menzione speciale al trucco di Greg Cannom, premio Oscar per Dracula ed il succitato Mrs. Doubtfire-Mammo per sempre, ideatore del make up usato per trasformare il protagonista nella tata del titolo.

giudizio: *



(Venerdì 12 Maggio 2006)


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