 La colonna sonora Volver Emozione pura che lega suoni a immagini
di Fabio Ciminiera ... el alma aferrada a un dulce recuerdo que lloro otra vez...
Due chitarre si incrociano al di là di una finestra. Qualche battuta di dialogo tra le protagoniste del film. Penelope Cruz che si avvicina... e Pedro Almodovar riesce, ancora una volta, a trarre un momento di emozione pura da suoni, testi, immagini... un'emozione che riesce ad accordare perfettamente il significato del testo della canzone, lo sviluppo della trama, i colori e le sensazioni delle immagini.
É lo stesso meccanismo utilizzato dal regista spagnolo in Parla con lei... un passaggio lieve, inavvertito, porta sullo schermo Caetano Veloso e il suo gruppo che cantano per intrattenere gli invitati ad una festa.
In questo caso, viene usata la voce di Estrella Morente per l'interpretazione di Penelope Cruz di Volvèr, il celebre e malinconico brano di Carlos Gardel. Un brano amaro, che parla del ritorno del passato, dei sogni e dei ricordi del passato che tornano ad intrecciarsi con la vita presente, stanca nell'età più matura... d'altronde volvèr, in spagnolo, vuol dire tornare...

Un momento che fa comprendere tante cose nell'economia del film, la psicologia dei personaggi, alcuni sviluppi della vicenda. É l'emozione pura della poesia, della mano sapiente del regista, del trasporto della cantante e dell'attrice. É la comunicazione immediata della canzone che riesce a fare a meno di ragionamenti e spiegazioni e investe chi ascolta, direttamente nella sfera più intima.
Il testo della canzone e le necessità emotive dei personaggi e della vicenda intera sono molto connesse. Il ritorno sulle emozioni già vissute e l'approccio con esse, modificato dal tempo che passa, che non necessariamente migliora o matura, ma passa. Il ricordo di un momento felice non vissuto appieno, non apprezzato nel presente, al quale la voce narrante torna, come i personaggi dei film, con un sentimento misto di allegria e tristezza. Anzi, più precisamente, un momento felice nel ricordo, per l'innocenza, per l'anima piena di possibilità che si affaccia alle nuove sensazioni, al mondo... Le sensazioni che la canzone e il film riportano, coincidono nella malinconia, nel racconto del ritorno di emozioni a distanza di anni.
É un procedimento, questo, che compare nelle ultime produzioni del regista spagnolo. Pedro Almodovar nel corso della sua filmografia aveva spesso giocato con la musica e con i testi dei brani, con i dischi "volanti" e il Mambo Taxi in Donne sull'orlo di una crisi di nervi, con gli improbabili e svariati gruppi rock che costellano i film del regista e, soprattutto, aveva sviluppato sigle e passaggi importanti delle storie facendo perno sulle canzoni. L'idea di far cantare i personaggi del film, scegliendo canzoni ed interpretazioni in modo del tutto funzionale alla vicenda, e di ritrarre in modo dettagliato i volti degli attori e dei musicisti, primi piani intensi e affascinanti, crea una sorta di video musicale calato nella realtà della vicenda e tagliato sulla necessità narrative del film. Una sintesi di stili e linguaggi, una sintesi strettissima di emozioni e di sentimenti.
... e se, in concerto, Caetano Veloso esegue entrambi i brani, Cuccurucucu Paloma e Volvèr, in una serata dove la protagonista principale è l'emozione, si capisce la scelta di questi due brani da parte del regista spagnolo. Il sapore malinconico della canzone, la presa immediata delle sensazioni, che proviene dalle interpretazioni e dalle scritture, il sottile gioco della sorpresa: la poesia e la sapiente regia di Almodovar sono evidenti come poetica e sempre ben calibrata sulle emozioni è l'interpretazione, voce e chitarra, di Caetano Veloso.
(Sabato 22 Luglio 2006)
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