 Inaugurato oggi il locale della factory di Procacci Caffè Fandango A Roma, vicino al Parlamento
di Oriana Maerini Roma. “Siamo stati mesi a discutere sul nome e poi abbiamo scelto “Caffè Fandango” correndo il rischio di scadere nell’autoreferenzialità” – con queste parole Domenico Procacci mette le mani avanti per evitare domande scontate sulla banalità della denominazione della sua ultima creatura inaugurata oggi in attesa della notte bianca di Roma . Un luogo Fandango, in pieno centro storico (P.za di Pietra), a due passi dal Parlamento e dal Pantheon, dove i clienti potranno mangiare, leggere, ascoltare musica e vedere film tutti con il marchio della factory.

Veronesi, Procacci e Bonfili durante la coferenza “Volevo avere un luogo fisico dove poter mostrare il lavoro che ho portato avanti con la Fandango per 17 anni e avvicinare il pubblico che le ama. Questo posto non è una libreria in senso classico: insieme al menu gastronomico ne indichiamo anche uno letterario e musicale. - continua il produttore più charmante del cinema nostrano. Il Caffè Fandango in realtà è un locale particolare, a cominciare dall'arredamento interno curato dallo scenografo Paolo Bonfili (lo stesso dei film di Garrone) che ha usato tutti materiali di recupero. I tavoli sono fatti, ad esempio, con porte vecchie e una mensola è stata ricavata da una spalliera di un letto.

l'ingresso del Caffè Fandango
Questo bar-caffetteria con tavolini è un ottimo candidato per diventare uno dei locali più trendy della capitale. Creato ad hoc per una clientela dai palati fini e non solo in fatto di cibo. “La Fandango non è un’idea ma un virus e questo è un luogo di alta contaminazione. " – chiosa lo scrittore Sandro Veronesi, un altro socio, della ditta “Procacci & friends”. In una micro sala cinematografica gli astanti potranno vedere tutto il materiale filmico prodotto dalla Fandango. In un angolo angusto c’è anche un pianoforte per i concerti dal vivo e un palchetto per reading e azioni teatrali. Insomma di tutto, di più per condividere buon cibo ed ottima cultura.

Un angolo del Caffè
(Venerdì 8 Settembre 2006)
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