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Documentari etnografici di Filippo Lilloni

Visto alla Notte Bianca

Al Museo Pigorini di Roma


di Oriana Maerini


Roma Gli amanti del cinema hanno una chance in più. Quando ci sono eventi che coinvolgono folle oceaniche nelle piazze come la Notte Bianca di Roma scelgono di andare a scoprire nicchie di cinema altrimenti invisibili. E' accaduto a chi scrive che ha deciso di seguire l'evento proposto dal Museo Pigorini": Rassegna video di cinema etnografico e antropologico di produzione italiana.
E' stata presentata una personale del bravissimo documentarista Filippo Lilloni con sei documentari girati in Brasile. Il regista che si è formato alla scuola di cinema di Los Angeles (UCLA) ed ha collaborato negli ultimi anni a vari progetti: con la Green Monn Prod. di Antonio Banderas e Melanie Griffith, con la Tv Educativa di Bahia per il documentario "A bahia no palmo da mao", al film di Loic Sturani "Penguins", al documentario "How do we know when it's really love". Ha inoltre seguito il tour di Vinicio Capossela e girato un documentario ("Cristo & Jeanne Claude") per la Fondazione Arte Contemporanea Ambrosetti.

Insomma con questa maratona cinematografica durata l'arco di una notte, è stato come immergersi completamente nell'atmosfera esotica e magica di popoli lontani che, grazie a questo tipo di cinema ora conosco un po' meglio. Il primo documentario si intitolava
MESTRE PEDRO e narrva di un viaggio iniziatico attraverso gli acquitrini di Bahia, la ricerca del padre perduto e dell'identità collettiva in un paese post coloniale. Mestre Pedro suona il berimbao e dipinge pareti nella Baixa do Sapateiro, dove da più di trent'anni protegge l'antico mercato di São Miguel insieme al fido cane Bondongo.


Il secondo lavoro proposto è stato l'affascinante FILHO DO BOTO (FIGLIO DEL DELFINO) dove Lilloni affronta il difficile tema della paternità attraverso il mito del delfino rosa delle Amazzoni.

Ma il "pezzo forte" per me è stato RONDONIA: la storia di Rondon, un maresciallo dell'esercito brasiliano che, nei primi anni del 900, esplora con un drappello di truppe le foreste di quella parte d'Amazzonia che confina con la Bolivia. Lui apre per primo un cammino a nord ovest fondando la città di Ji-Paraná. Lo stato di Rondonia che sorgerà da lì a poco sarà uno dei più giovani nella confederazione degli stati brasiliani. Fin dagli anni sessanta è meta di migliaia di coloni che si spostano dalle aride terre nordestine e dai poveri pascoli del sud in cerca di fortuna, questo esodo è facilitato dalla allora vigente classe dirigente brasiliana che divise le fitte foreste tropicali dello stato in appezzamenti per favorire l'allevamento del bestiame.


Alle 22.30 è stata la volta di OS MALUCOS EM BUSCA DE OUTRO DESTINO (MATTI ALLA RICERCA DI UN ALTRO DESTINO). Un documentario vagamente felliniano perchè segue un circo a conduzione famigliare al limite del sertão infuocato.
Di folklore popolare si occupa anche CAVALO MARINHO (CAVALLUCCIO MARINO) che raccoglie in un raccontino la vita degli abitanti dei paesini dell'agreste Pernambucano.
E' quasi l'alba e la maratona "made in Brasil" cambia rotta e si sposta ad Hong Kong con HK TALES (STORIE DI HONG KONG).
Il film narra di una DJ giapponese e un impiegato in una aerolinea indiana in cerca di identità a Hong Kong. Miyuki e Istiaq rappresentano due modalità diverse di vivere in un ambiente così disorientante: l'annichilimento e la depressione di lei, la difficoltà di coerenza spirituale di lui messa alla prova da un luogo così moderno e tentatore. Il film davvero bello è stato premiato nella Sezione "Migliore Documentario" al 44 Festival dei Popoli di Firenze.



(Martedì 12 Settembre 2006)


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