 Uno dei migliori film di Aurelio Grimaldi Rosa Funzeca DVD distribuito dalla Millennium Storm
di Francesco Lomuscio  Nazionalità: Italia Anno: 2002 Genere: Drammatico Regia: Aurelio Grimaldi Interpreti: Ida Di Benedetto, Primo Reggiani, Ennio Fantastichini, Adriano Pantaleo Distribuzione: Millennium Storm Video: 1.77:1 16/9 anamorfico Audio: Italiano 2.0 Sottotitoli: ---------------- Extra: ---------------------- Durata: 87’ Codice area: 0
Trama: Si chiama Rosa Funzeca e da oltre vent’anni svolge il mestiere più antico del mondo nella periferia di Napoli. Stesso ambiente in cui, decisa a cambiare vita per riprendersi il figlio Fernando, cresciuto in un istituto di religiosi, acquista una bancarella di dolci e fiori grazie ai soldi accumulati negli anni trascorsi a contatto con il marciapiede. Sul quale, però, sarà costretta a tornare…
Recensione: Giustamente definito da Lietta Tornabuoni de La stampa come un ritratto di donna ispirato a Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, Rosa Funzeca, realizzato con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali, rientra sicuramente tra i migliori lungometraggi a firma di Aurelio Grimaldi, una volta tanto lontano, per fortuna, da certa erospazzatura tricolore del calibro de Il macellaio (1998) e L’educazione sentimentale di Eugenie (2005). Girato in bianco e nero come il precedente Le buttane (1994) ed ancora una volta interpretato dalla brava Ida Di Benedetto – al servizio del regista anche per il televisivo Un nuovo giorno (1999) –, il film richiama inevitabilmente alla memoria certe atmosfere del Neorealismo proprio a causa dell’assenza del colore, sostituendo, però, la borgata romana Anni Sessanta dell’autore di Accattone (1961) con una altrettanto squallida periferia partenopea del XXI secolo. Ed è l’ottimo cast costituito, tra gli altri, da Ennio Fantastichini, Primo Reggiani, Antonio Allocca ed un maturato Adriano Pantaleo a completare positivamente un coinvolgente, anche se non eccelso moderno dramma al femminile che, illuminato dalla bella fotografia di Maurizio Calvesi (E ridendo l’uccise), conduce progressivamente, tra amore e sofferenze, ad un inaspettato epilogo tutt’altro che consolatorio.
(Lunedì 25 Settembre 2006)
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