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Atmosfere fantastiche e messaggio di speranza

Lady in the Water

L'umanità di Shyamalan in un condominio


di Oriana Maerini


Il settimo film di M. Night Shyamalan, Lady in the Water segue il filo rosso tracciato dai precedenti perchè lancia un messaggio esoterico-filosofico all'umanità. Solo un regista di origini indiane, con uno spiccato senso della spiritualità poteva concepire un film-fiaba per dire alla gente che deve capire qual è la propria missione su questo pianeta. Anche se non siamo ai livelli di Il sesto senso o The village anche questa pellicola è un ottimo prodotto ricco di atmosfere fiabesche ed incantatrici. Per questo suo ultimo capitolo lo Shyamalan- narratore inventa addirittura una finta mitologia asiatica, esposta nei titoli di testa, e descrive la separazione fra il mondo delle creature acquatiche e quello gli esseri umani. La trama narra del guardiano del condominio The Cove (straordinariamente interpretato da Paul Giamatti) il quale incontra una notte una giovane e misteriosa donna di nome Story (Bryce Dallas Howard) che vive nelle condutture della piscina del palazzo. La ragazza in realtà è una “narf”, una sorta di ninfa che è venuta per dare coraggio a colui che scriverà un libro fondamentale per la salvezza dell'umanità. Ma, conpiuta la missione, la lady narf non può tornare al suo mondo fantastico se non grazie all'aiuto di molte persone "designate" che vivono nel condominio.

Ancora una volta Shyamalan ha il coraggio di scrivere e tradurre in film un racconto che mescola tensione, dramma, umorismo e forti emozioni usando uno stile inconfondibile, caratterizzato da accurate composizioni, scene che si disvelano in lunghi piani sequenza alternati a brevi colpi di scena. Lady in the Water nasce come una storia raccontata dal regista per far addormentare le sue due figlie ed è un invito per gli adulti a diventare nuovamente bambini e continuare a credere nell'impossibile.

Shyamalan sul set del film



Le metafore che si possono leggere in questa pellicola sono molte e lasciano spazio alla fantasia dello spettatore. Ma uno dei messaggi
del regista de Il Sesto senso è chiaro: i critici cinematografici sono persone antipatiche e meschine. Infatti Shyamalan si prende il lusso di far sbranare dalla belva feroce il personaggio che interpreta il critico indisponente. Solo Fellini in 8 e 1/2 aveva osato tanto! Riconosciamo quindi al talentuoso autore un doppio coraggio: quello di continuare a seguire la sua cifra e quello di esprimere sul grande schermo i suoi sentimenti più reconditi. In Lady in the water, poi, il regista si ritaglia anche un ampio ruolo di attore nei panni dell'uomo che dovrà illuminare l'umanità attraverso i suoi scritti.
E' questa è la missione della sua vita, attraverso i film? Non sarebbe impossibile per un uomo che è nato a pochi passi da uno dei più importanti ashram indiani.

giudizio: * *


Bryce Dallas Howard la narf spaventata



M. Night Shyamalan
La paura è il mio mestiere
Il regista di "The village"
Incontro con uno dei cineasti più originali dei nostri tempi, che è riuscito con le sue pellicole a raggiungere sia il cuore che la mente del pubblico di tutte le età.



(Martedì 3 Ottobre 2006)


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