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Una commedia coinvolgente

The Hoax - L'imbroglio

Ottima la coppia Gere-Molina


di Samuele Luciano


Dopo il recente biopic di Martin Scorsese, torna al cinema la mastodontica icona di Howar Hughes, ma solo marginalmente.
Stavolta, la biografia del più grande uomo di successo del secolo scorso, la racconta Clifford Irving, il protagonista di “The Hoax – L’imbroglio”, l’ultimo film di Lasse Hallstrom (Buon Compleanno Mr. Grape, Chocolat). Alla casa editrice, che si toglierebbe un braccio per pubblicare il tuo capolavoro, basta il parere contrario di un magnate della comunicazione per riprendersi il braccio, riattaccarselo, e stringerti la mano dicendoti: “alla prossima”. Frustrato e con diversi insuccessi alle spalle, Clifford Irving ha visto volare metà della sua vita e non ha neanche un divano: deve assolutamente trovare un’idea vincente, a costo di inventare di sana pianta la vita di un Big realmente esistito…
Prendi una sceneggiatura brillante, una regia fluida, battute simpatiche e un pizzico di pantomima, poi aggiungi la strana coppia Gere – Molina e vedrai un piccolo gioiello del genere commedia all’americana. Un po’ appesantito nella seconda parte, dallo sviluppo drammatico del personaggio principale, il film coinvolge lo spettatore soprattutto nell’orditura del geniale piano, grazie al quale lo scrittore fraudolento realizza l’american dream. Hallstrom evita il racconto univoco, e cerca all’interno dell’intreccio comico i risvolti psicologici dei personaggi, ma la sua regia è pura verve e il suo umorismo gioca di sottrazione, memorabile infatti la faccia di Eli Wallach (palesemente tagliato in sede di montaggio) mentre sta per rispondere ai due manigoldi in fuga con i suoi manoscritti.
Gere sveste i panni di gigolò sornione e fa i conti con il conflitto interiore di un artista che vuole sfondare, ma allo tesso tempo vorrebbe rimanere pulito. Alfred Molina si scrolla di dosso i bracci meccanici del dottor Octopus e fa il socio di Irving regalando una performance a dir poco esilarante. Il vero Clifford Irving con la sua finta biografia su Hughes avrebbe addirittura lanciato le prime luci sullo scandalo Watergate.

giudizio: * * *



(Giovedì 19 Ottobre 2006)


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