.


Film in uscita Recensioni Festival Eventi Sipario Home video Ciak si gira Interviste CineGossip Gadget e bazar Archivio
lato sinistro centro

Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra


Attore nel film "Viaggio segreto"

Emir Kusturica

Ma solo per il suo amico Roberto Andò


di red.


“Quando Roberto Andò mi ha chiesto di essere coinvolto nel suo film gli ho detto che non ero un attore ma che avrei potuto fare molte cose se avessi sentito che per me potevano avere un senso. Mi e’ piaciuto molto il conflitto sul quale la vicenda si sviluppa e poi mi sono sentito garantito dal fatto che conosco e stimo Andò da molto tempo"
Con queste parole Emir Kusturica spiega perchè ha accettato di recitare nel film “Viaggio segreto” . Il celebre regista serbo recita il ruolo di Harold un artista a tutto tondo che si innamora di una ragazza problematica molto pià giovane di lui.

Tuttavia Kusturica non si considera un attore ma una persona che di tanto in tanto si lascia conquistare dall’idea di partecipare a un progetto affascinante. Prendo spesso iniziativa analoghe, rappresentano una sorta di estensioni delle mie energie che mi portano anche a stare in contatto con l’altro lato della cinepresa che è molto interessante e che in qualche modo mi aiuta a capire meglio in prospettiva il mio lavoro di regista”.

Una scena de "Viaggio segreto"


Biografia di Emir Kusturica

Nasce a Sarajevo il 24 novembre 1954, da una famiglia del ceppo dei Babic, cristiani convertitesi all'islam all'epoca della dominazione turca. Il padre, funzionario dell'ufficio statale dell'informazione, ha partecipato alla guerra come partigiano di Tito.
Il giovane Emir eredita dal padre il suo convinto ateismo, ma ha una profonda conoscenza dell'islam per l'influenza della nonna praticante.
Passa la sua infanzia a Gorica, un quartiere difficile e con un alto tasso di criminalità giovanile; frequenta il liceo e scopre il cinema alla cineteca di Sarajevo.
Nel 1971 realizza il primo cortometraggio “Dio istine” (Una parte del mondo) seguito nel 1972 da “Jesen” (Autunno). Nel 1973 approfittando dell'ospitalità della sorella, il cui marito lavora in Cecoslovacchia, va a studiare alla F.A.M.U. di Praga, l'Accademia di cinema che ha forgiato i talenti del nuovo cinema cecoslovacco, da Milos Forman a Ivan Passer e dove ha insegnato anche il romanziere Milan Kundera. In cineteca divora i capolavori del realismo poetico francese, del neorealismo italiano e soprattutto Fellini; dalle opere della Nova Vlna (da Forman, in particolare) impara la visione cecoslovacca del mondo, un approccio senza pretese ai drammi umani. Il saggio di diploma alla fine della scuola è il film “Guernica”, che racconta di un ragazzo che, impressionato dalla visione del celebre dipinto di Picasso, si interroga confusamente sulle ragioni della violenza e della discriminazione.

Una scena de "Viaggio segreto"


Tornato in patria, Kusturica ripiega momentaneamente sulla televisione di Sarajevo per la quale nel 1979 realizza il lungometraggio “Nevjesche dolaze” (Le spose verranno) e “Bife Titanic” (Bar Titanic). Inizia a girare per il cinema con “Ti ricordi Dolly Bell?”, grazie anche all'incontro con il narratore poeta Abdulah Sidran. Anche il film “Papà è in viaggio d'affari” (1985) è di stampo neorealistico con leggere intrusioni di comico in un tema altamente drammatico. “Il tempo dei gitani” segna una svolta nell'opera del regista jugoslavo, è l'inizio del sodalizio con il compositore Goran Bregovic che firma la colonna sonora diquesto e dei due film successivi, ed è il primo passo verso un cinema internazionale.
Nel 1991 Kusturica è invitato da Forman a tenere un ciclo di lezioni al dipartimento di cinema della Columbia University di New York. Qui uno dei suoi allievi è il venticinquenne David Atkins e con lui inizia il progetto per “Arizona Dream” che arriverà a temine dopo lunghe traversie: problemi con i produttori, la malattia del regista, la morte del padre nell'assedio di Sarajevo, ecc.
Nel 1995 esce “Underground”, un film immenso, dalla lavorazione travagliata quanto titanica, con un girato incredibile che ha portato a varie versioni del film. Alla sua uscita il film generò asperrime polemiche sull'opera e su parte dei suoi finanziamenti di origine serba, tanto da portare il regista ad affermare, proposito non rispettato, di non girare mai più un film.
In “Gatto nero, gatto bianco”, del 1998, Kusturica ritorna a parlare degli zingari, ma questa volta la sua storia è una metafora della nuova Jugoslavia che esce dalla guerre etniche, un luogo devastato, terreno di avventurieri e piccoli malavitosi.
Dopo questo film il regista torna a suonare il basso, in maniera più assidua, con il suo gruppo, No Smoking Orchestra, fa tournée in giro per l'Europa e nella pausa che si è presa dal mondo del cinema, realizza filmati e videoclip per promuovere il gruppo e il suo ultimo film “Super 8 Stories” (2001), è un documentario-diario intimo dei musicisti della band.
Nel 2005, a sei anni dal suo ultimo film, il regista jugoslavo ha presentato al Festival di Cannes “Life is a miracle”, ritratto di una famiglia jugoslava che si ritrova nel mezzo dello scontro etnico dei Balcani del 1992.
Emir Kusturica è sicuramente tra i più premiati cineasti contemporanei: “Dolly Bell” vinse il Leone d’Oro a Venezia nel 1981, “Papà è in viaggio d’affari” la Palma d’Oro a Cannes nel 1985, “Il tempo dei gitani” il premio per la Miglior Regia a Cannes nel 1989, “Underground” la seconda Palma d’Oro a Cannes nel 1996, mentre “Gatto nero, gatto bianco” si è guadagnato il Leone d’Argento al Festival di Venezia nel 1998. Dal 2000, Emir Kusturica riveste la carica di Presidente Onorario di Solares Fondazione Culturale (allora Cooperativa Edison).


Il nuovo film di Roberto Andò
Viaggio segreto
Sentimenti morbosi per un film prevedibile

Avvistato a Buenos Aires
Emir Kusturica balla il tango
Forse sta pensando ad un nuovo film?



(Mercoledì 25 Ottobre 2006)


Home Archivio      Stampa questa pagina  Invia questa pagina  Zoom: apri la pagina in una nuova finestra

lato destro