 Illusionisti di fine ottocento in un lotta mortale The prestige Film para-scientifico (o forse metafisico)
di Pino Moroni Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma, il film The prestige di Christopher Nolan, autore eclettico di pellicole di grande successo quali Memento, Insomnia, Batman Begins, esce ora nelle sale italiane.
È la storia della competizione feroce –come quella del mondo degli yuppies- tra due illusionisti di fine ottocento. L’argomento principale della loro competizione è l’arte di scomparire da un luogo e ricomparire in un altro, sotto gli occhi degli spettatori attoniti.
I due interpreti (Hugh Jackman e Christian Bale) usano tutti i mezzi leciti o illeciti per battere o eliminare l’avversario, con l’aiuto di un “ingenieur” dei trucchi (interpretato con maestria da Michael Caine) e da un assistente di scena (la sopravvalutata Scarlet Johansson).

Il film raggiunge il più ampio target di pubblico quando entra nella descrizione dell’uso che i due fanno della tecnologie di fine ottocento: la scoperta dell’energia elettrica e l’uso che se ne poteva fare per migliorare i giochi di prestigio. La scienza e la magia sono oggi i due campi più in voga nella società post-moderna, e la contrapposizione storica fra Thomas Edison (corrente continua) e Nikola Tesla (corrente alternata) è sfruttata con grandi effetti scenici e di racconto.
Ugualmente di grande effetto sono i colpi di scena continui, in un film che rivela tutti i trucchi dei prestigiatori e le nuove frontiere dell’umanità nel creare le loro doppie immagini e l’attualissima creazione dei cloni. Va chiarito infatti subito che la scienza ed i due inventori presi dalla storia della tecnologia sono usati solo a pretesto per scene d’effetto e per immaginare risvolti che hanno a che vedere esclusivamente con pratiche magiche.

Christopher Nolan ha fatto un film machiavellico, ma di grande successo, che apre un nuovo filone “fantasy derivato da basi scientifiche” cui il pubblico, proprio perchè si usano termini e personaggi scientifici, è portato a credere come se fossero verità tecnologiche. Un po’ come gli spot pubblicitari ci hanno insegnato a dar credito a qualunque sciocchezza detta da un personaggio in camice bianco.
Invece il nuovo genere è pura “fiction fantasy”, ossia storie immaginarie con ampio ricorso al paranormale.

David Bowie nei panni di Nikola Tesla È una doppia illusione che la trama del film The prestige tratti sempre di prestigiatori in un’ottica scientista -sottolineando che si servono di puri trucchi per i loro spettacoli-, per poi cadere pesantemente nella magia più vera e più nera.
E per di più si mobilitano anche i personaggi storici, e la scienza dell’epoca.
(Mercoledì 20 Dicembre 2006)
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