Torino. Una staordinaria mostra-evento, curato da Ronald Chammah e Jeanne Fouchetsu una delle attrici più brave del panoramo cinematografico internazionale. Parlo di Isabelle Huppert. La donna dei ritratti un omaggio costituito da una serie di variazioni su di un unico tema, l’immagine di questra meravigliosa attrice apparsa in oltre 80 film realizzati da importanti cineasti quali Jean-Luc Godard, Claude Chabrol, Michael Haneke, Benoît Jacquot e Michael Cimino. La mostra raccoglie 115 ritratti realizzati da 73 diversi fotografi fra il 1968 e oggi, nonché quattro video installazioni - ad opera di Robert Wilson, Gary Hill e Benoît Rossel - e un’ampia rassegna di film.

Nel corso della sua carriera, Isabelle Huppert ha incontrato i più grandi fotografi del mondo, da Cartier-Bresson a Lartigue, da Helmut Newton a Richard Avedon, da Nan Goldin a Philip-Lorca diCorcia, ogni volta in un diverso contesto: il fotogiornalismo, la fotografia di moda, il reportage cinematografico e teatrale, il video.
E la mostra si propone come un affascinante indagine sulla versatilità della Huppert e degli artisti che hanno lavorato con lei. Prima di approdare al Museo del Cinema di Torino (unica tappa italiana) l'esposizione è stata ospitata nel corso degli ultimi due anni da alcune delle più importanti istituzione culturali del mondo: il MoMA di New York, il Musée d’Art Moderne/Couvent des Cordeliers di Parigi, la Galleria C/O di Berlino, la Galleria del Reale Giardino Botanico di Madrid e il Metropolitan Museum of Photography di Tokyo.

L'attrice ritratta da Henri Cartier-Bresson

(Mercoledì 13 Dicembre 2006)

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