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Il mio nome è Bond, James Bond

Daniel Craig

Incontro con il nuovo volto dell'agente 007


di Roberto Leggio


Non ha nulla del celeberrimo “Bond style”: Daniel Craig è biondo, con il viso spigoloso, eccessivamente muscoloso, sentimentale, poco seduttivo e non fumatore! Non è ironico e sexy come Sean Connery, non è sornione come Roger Moore e non è neppure snob e ammiccante come Pierce Brosnan eppure è il sesto in ordine di tempo. E' un James Bond meno volitivo e più violento del solito. Nessuno all'inizio avrebbe scomesso su questo attore inglese trentoenne, che fino a quattro anni fa bazzicava nell’anonimato, scelto fra decine di candidati al ruolo (fra questi ricordiamo il bravissimo Clive Owen). Erano tutti scettici: dai fan dell’agente più famoso del mondo ai produttori ma, ora che è apparso sul grande schermo in 'Casinò Royale' nei panni della spia con licenza di uccidere, il biondo dagli occhi di ghiaccio è riuscito a convincere il mondo intero. Non solo ha messo d’accordo pubblico e critica ma ha avuto le lodi persino dalla regina Elisabetta e dal suo illustre predecessore Sean Connery!

Qual è stata la sua reazione appena ha saputo che sarebbe stato il nuovo James Bond?
Ho subito pensato ad uno scherzo… Ma superati primi momenti mi meraviglia mi sono ripreso. Ero in ferie e stavo in un bar sulla spiaggia. Ero contento ma non potevo mica dire a tutti che ero James Bond. Chi mi avrebbe creduto?

Non la spaventavano i confronti?
A dire il vero si. Anche perché 007 è stato uno dei miti di ragazzo. Ma un conto è vedere il tuo eroe sullo schermo, e un conto esserlo. Così ho lavorato sodo cercando di essere all’altezza della situazione. Credo che si tratti del “mio” film, ma il giudizio deve venire dal pubblico.

Ma ha mai pensato di dire no ad una offerta del genere?
Onestamente sono stato tentato… ma solo per pochi attimi. Ho accettato perché si trattava di una sfida e che non dovevo sottovalutare l’opportunità che mi veniva offerta. Sono un attore e mi piace poter cambiare. Oltre a questo mi intrigava l’idea di tornare alle origini della serie scritta da Ian Flemming. Una spia ancora grezza agli inizi della carriera, solitario, duro cinico e non imbattibile. Soprattutto privo di fascino capace però di innamorasi…



Ultimamente le spie sono alla ribalta sui giornali. Cosa pensa veramente di loro…
Che siano delle persone che fanno un lavoro sporco. Killer prezzolati al servizio dei governi. Non hanno niente di romantico e non credo che le spie di adesso siano molto diverse da quelle di quarant’anni fa. La spietatezza ed il cinismo sono uguali: lo ha dimostrato il caso Litvinenko. Magari adesso fanno più notizia perché vengono uccise alla luce del sole con il polonio…

In questo film James Bond è un personaggio a due facce: proletario e violento nella prima parte, elegante e passionale nella seconda. Quale preferisce?
Oltre le scene d’azione, dove davvero ne sono uscito ammaccato, la parte che preferisco è la seconda, dove 007 è impegnato in quella interminabile partita a carte al Casinò. E’ un punto importante per capire il cambiamento che subisce il personaggio e permette al pubblico di poterlo esplorare più intimamente.

Dov'è che lo sciupafemmine un po’ misogino prende forma…
Si da quel punto in poi viene mostrata la misoginia del personaggio. A dire il vero mi è piaciuto molto il lato passionale che emerge dalla storia. Non ci giriamo attorno: per Bond le donne sono una sfida, soprattutto se sono intelligenti. Per questo le trova tutte sexy…


Quanto c’è di Bond in lei?
Proprio nulla. Siamo due persone totalmente diverse. Lui è molto fisico che sa sempre cosa fare. Al contrario sono una persona molto riservata che non va in giro in Aston Martin! (Ride)

E’ vero che Sean Connery, quando ha saputo che lei sarebbe stato 007, le ha inviato un biglietto di auguri?
Certamente. Sapeva che sono un suo grande fan e che Dalla Russia con Amore ed il Dottor No, sono i miei film della serie che preferisco. Mi ha fatto i complimenti con una piccola aggiunta che non posso rivelare…

Come si è trovato a lavorare con tre i tre attori italiani presenti nel film (Giancarlo Giannini, Claudio Santamaria, Caterina Murino)?
La loro presenza è stata essenziale, anzi direi fantastica… e non lo dico perché mi trovo in Italia. Anzi spero che Giannini ci sia anche nella prossima avventura di Bond…

Lei si considera una persona riservata. Come fa a proteggere la sua privacy ora che è diventato popolarissimo?
Fin dall’inizio ho messo in conto che parte della mia privacy sarebbe andata perduta indossando lo smoking di James Bond. Finora, mi sembra di riuscire ancora ad averne ancora un po’. Ma è ancora presto per dirlo, anche perché non ho la vera percezione della situazione dato che sono in giro per il mondo per promuovere il film. Magari più avanti potrebbe diventare pesante, ma essere Bond fa parte del gioco…



L'agente 007 guida anche una ruspa
Le macchine del nuovo Bond
Nel film “Casino Royale” in uscita il 5 gennaio



(Venerdì 5 Gennaio 2007)


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