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Un ottimo film di Daniele Luchetti

Mio fratello è figlio unico

La storia italiana attraverso una famiglia provinciale


di Oriana Maerini


Finalmente un film italiano di spessore, finalmente una pellicola leggera (senza essere la solita commedia) che racconta con equilibrio e sobrietà la storia con la s maiuscola attraverso una famiglia della provincia laziale. O meglio attraverso il rapporto contradditorio fra due fratelli diversi: l’uno affascinante ed amatissimo da tutti (Riccardo Scamarcio) e l’altro scontroso ed introverso, soprannominato "Accio" a sottolineare il suo cattivo carattere (Elio Germano). Daniele Luchetti dopo quattro anni dall’infelice commediola Dillo con parole mie tornato al grande schermo con un film che rivaluta la nostra cinematografia. Merito, forse, anche dei due bravi sceneggiatori Rulli e Petraglia che, partendo dal libro “Il fasciocomunista” di Antonio Pennacchi hanno saputo imbastire una storia senza sbavature né sentimentalismi.



Il titolo che non ha nulla a che vedere con la celebre canzone di Rino Gaetano è emblematico del rapporto di odio-amore fra i due fratelli sinomino e metafora della spaccatura fra estremismi di segno opposto che dominava la nostra società negli anni 60 e 70. Luchetti ha dichiarato un amore viscerale per quelli anni così vitali ed impegnati ed una estrema gelosia per chi ha avuto la fortuna di viverli pienamente. Oggi che la società italiana è immersa in un magma mediatico insulso che ci intorpisce privandoci di ideologia, idee forti e ideali puri, il suo film è un omaggio nostalgico ad un come eravamo che fotografa un’Italia divisa ma impegnata.
L’amore e la passione del regista sono riusciti a creare una sinergia magica nel cast che rende valida e mai sopra le righe la recitazione di tutti gli attori (compreso Scamarcio). A dimostrare che quando dietro la macchina da presa c’è un regista capace la prova attoriale non può mancare. Mio fratello è figlio unico è un film che dovrebbero vedere soprattutto i giovani “lucchettari” per capire com’erano diversi gli ideali delle generazioni precedenti.
I giovani degli anni 70 volevano cambiare il mondo, questi riescono solo a far cadere i lampioni!

giudizio: * * * *




"Mio fratello è figlio unico"
Daniele Luchetti
Il regista parla del suo ultimo film



(Lunedì 23 Aprile 2007)


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