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43.ma edizione dal 24 giugno al 2 luglio

Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro

Edizione in rosa dedicata al cinema femminile


di red.


Pesaro in rosa. E' sotto il segno del cinema femminile questa 43esima della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro che ha preso il via ieri e che proseguirà fino al 2 luglio e che propone cinque degli otto film in concorso girati da registe di tutto il mondo.
La kermessse di Pesaro è un festival storico e molto amato dai cinefili che da oltre quarant’anni (e stata fondata nel 1965 da Lino Miccichè e Bruno Torri) promuove la cultura e la ricerca cinematografiche. La mostra (e non festival o festa per distinguere da quelle manifezioni vetrina meno impegnate) si è aperta ieri, al Teatro Sperimentale, con Prisoners Paradise, documentario di Camilla Calamandrei sulla questione dei prigionieri di guerra italiani in America. Quindi più che mai quest’anno in cui si sono moltiplicati gli appelli da parte di intellettuali, artisti, registi per rivendicare, a discapito della spettacolarizzazione spinta e della sola logica di mercato, la centralità della cultura nel nostro paese, la Mostra ribadisce con estrema forza la sua identità di manifestazione colta e di ricerca.

Il programma:

Il pezzo forte del programma 2007 è rappresentato dalla rassegna sul cinema italo-americano contemporaneo, a cura di Giuliana Muscio. A partire dalla considerazione che il cinema americano attuale è frutto soprattutto di personalità di origine italiana (si pensi a Michael Cimino, Francis Ford Coppola, Brian De Palma, Abel Ferrara, Martin Scorsese, Quentin Tarantino, etc.) la retrospettiva pesarese, seguendo la sua vocazione di scoperta, si concentra sulle produzioni indipendenti, inclusi corti e documentari, delle ultime generazioni. Tra di loro prosegue la tradizione dei Dir-Actors (Attori-registi) con la presentazione in rassegna delle opere di personaggi come John Turturro (Mac e Romance & Cigarettes), Vincent Gallo (Buffalo 66), Steve Buscemi (Trees Lounge/Mosche da bar) e si fanno largo anche figure di cineaste donne come Nancy Savoca e Marylou Tibaldo Bongiorno (in programma gran parte della produzione realizzata con il marito Jerome).

Quest’anno l’evento speciale, a cura di Adriano Aprà e organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, è dedicato a Luigi Comencini, uno dei più grandi cineasti italiani del dopoguerra scomparso solo qualche mese fa. La retrospettiva, programmata un anno fa, comprende ventotto dei suoi film (mancano i film minori e alcune regie per la televisione), da Pane Amore e Fantasia (1953) e Lo scopone scientifico (1972) al Pinocchio (1972) e Cuore (1984) televisivi.
Proseguendo nell’esplorazione del cinema di lingua spagnola e dopo le Personali di Leonardo Favio, José Luis Guerín, Marc Recha e Víctor Erice, la Mostra dedica quest’anno la retrospettiva al regista ed intellettuale basco Iván Zulueta. Scrittore, disegnatore, grafico (alla sua matita si devono i manifesti dei primi film di Almodovar e di Viridiana di Buñuel) Zulueta, la cui opera è del tutto sconosciuta nel nostro paese, si è espresso soprattutto nel campo del cortometraggio di sperimentazione.
Un omaggio doveroso, a sei mesi dalla scomparsa, il festival lo dedica poi, all’avanguardia e pionieristica anche l’attività nel campo dell’arte elettronica di Gianni Toti. In programma alcuni suoi video e una tavola rotonda (venerdì 29 giugno) per discutere della sua opera.

Il concorso e il cinema in piazza:

Si rinnova in quest’edizione la sezione competitiva, lanciata tre stagioni fa, Concorso Pesaro Nuovo Cinema - Premio Lino Miccichè, selezione di otto pellicole provenienti da tutto il mondo che verranno esaminate per l’assegnazione del premio (6mila euro) dedicato alla memoria del fondatore del festival. Dalla selezione, effettuata su oltre duecento opere, emerge in modo evidente una nutrita presenza femminile: cinque degli otto film scelti (tra questi Una Novia Errante dell’argentina Ana Katz e Operation Filmaker dell’americana Nina Davenport) sono, infatti, diretti da donne registe. Dalla Cina all’Argentina, dalla Malesia all’Armenia, fino agli Stati Uniti italo-americani che, a loro volta, schierano quattro presenze femminili (oltre a Nancy Savoca e Marylou Bongiorno anche Camilla Calamandrei e Susan Caverna Lloyd) si nota a Pesaro una quota superiore alla media di firme femminili che ribalta la convinzione che l’attività artistica audiovisiva sia appannaggio degli uomini. Nella sezione, ma fuori concorso, figura anche un work in progress italiano, Ritrarsi di Tommaso Cotronei.

Trasversali tra le varie sezioni della Mostra sono quest’anno le otto proposte del “Cinema in piazza”. Il pubblico che affolla la piazza principale di Pesaro per le proiezioni serali “open air” avrà più che mai in questa edizione la percezione delle proposte che si svolgono anche negli altri spazi del Festival. Ad allietare pubblico popolare e colto sono proposti alcuni dei film della rassegna italo-americana come Brooklyn Lobster di Kevin Jordan sulla lotta autentica della sua famiglia per salvare l’azienda che alleva aragoste, Little Kings di Marylou Tibaldo Bongiorno sulla rappresentazione umoristica della cultura italo-americana a partire dalla storia di tre fratelli e Brooklyn Rules di Michael Corrente che racconta l’amicizia di tre ragazzi condizionata dalla scenario mafioso di Brooklyn. In piazza sono programmati anche tre film del Concorso (l’armeno Mayak/Lighthouse di Maria Saakyan, il francese Anna M di Michel Spinosa, ed il malese Gubra/Anxiety di Yasmin Ahmad) e, presentato dalla sua famiglia, Lo Scopone scientifico di Luigi Comencini. Come film di chiusura è stato scelto Dol di Hiner Saleem, nuovo lungometraggio del regista kurdo rivelatosi alla Mostra di Venezia.

Un'immagine di Prisoners Paradise



Il programma:

Il pezzo forte del programma 2007 è rappresentato dalla rassegna sul cinema italo-americano contemporaneo, a cura di Giuliana Muscio. A partire dalla considerazione che il cinema americano attuale è frutto soprattutto di personalità di origine italiana (si pensi a Michael Cimino, Francis Ford Coppola, Brian De Palma, Abel Ferrara, Martin Scorsese, Quentin Tarantino, etc.) la retrospettiva pesarese, seguendo la sua vocazione di scoperta, si concentra sulle produzioni indipendenti, inclusi corti e documentari, delle ultime generazioni. Tra di loro prosegue la tradizione dei Dir-Actors (Attori-registi) con la presentazione in rassegna delle opere di personaggi come John Turturro (Mac e Romance & Cigarettes), Vincent Gallo (Buffalo 66), Steve Buscemi (Trees Lounge/Mosche da bar) e si fanno largo anche figure di cineaste donne come Nancy Savoca e Marylou Tibaldo Bongiorno (in programma gran parte della produzione realizzata con il marito Jerome).

Quest’anno l’evento speciale, a cura di Adriano Aprà e organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, è dedicato a Luigi Comencini, uno dei più grandi cineasti italiani del dopoguerra scomparso solo qualche mese fa. La retrospettiva, programmata un anno fa, comprende ventotto dei suoi film (mancano i film minori e alcune regie per la televisione), da Pane Amore e Fantasia (1953) e Lo scopone scientifico (1972) al Pinocchio (1972) e Cuore (1984) televisivi.
Proseguendo nell’esplorazione del cinema di lingua spagnola e dopo le Personali di Leonardo Favio, José Luis Guerín, Marc Recha e Víctor Erice, la Mostra dedica quest’anno la retrospettiva al regista ed intellettuale basco Iván Zulueta. Scrittore, disegnatore, grafico (alla sua matita si devono i manifesti dei primi film di Almodovar e di Viridiana di Buñuel) Zulueta, la cui opera è del tutto sconosciuta nel nostro paese, si è espresso soprattutto nel campo del cortometraggio di sperimentazione.
Un omaggio doveroso, a sei mesi dalla scomparsa, il festival lo dedica poi, all’avanguardia e pionieristica anche l’attività nel campo dell’arte elettronica di Gianni Toti. In programma alcuni suoi video e una tavola rotonda (venerdì 29 giugno) per discutere della sua opera.

Il concorso e il cinema in piazza:

Si rinnova in quest’edizione la sezione competitiva, lanciata tre stagioni fa, Concorso Pesaro Nuovo Cinema - Premio Lino Miccichè, selezione di otto pellicole provenienti da tutto il mondo che verranno esaminate per l’assegnazione del premio (6mila euro) dedicato alla memoria del fondatore del festival. Dalla selezione, effettuata su oltre duecento opere, emerge in modo evidente una nutrita presenza femminile: cinque degli otto film scelti (tra questi Una Novia Errante dell’argentina Ana Katz e Operation Filmaker dell’americana Nina Davenport) sono, infatti, diretti da donne registe. Dalla Cina all’Argentina, dalla Malesia all’Armenia, fino agli Stati Uniti italo-americani che, a loro volta, schierano quattro presenze femminili (oltre a Nancy Savoca e Marylou Bongiorno anche Camilla Calamandrei e Susan Caverna Lloyd) si nota a Pesaro una quota superiore alla media di firme femminili che ribalta la convinzione che l’attività artistica audiovisiva sia appannaggio degli uomini. Nella sezione, ma fuori concorso, figura anche un work in progress italiano, Ritrarsi di Tommaso Cotronei.

Trasversali tra le varie sezioni della Mostra sono quest’anno le otto proposte del “Cinema in piazza”. Il pubblico che affolla la piazza principale di Pesaro per le proiezioni serali “open air” avrà più che mai in questa edizione la percezione delle proposte che si svolgono anche negli altri spazi del Festival. Ad allietare pubblico popolare e colto sono proposti alcuni dei film della rassegna italo-americana come Brooklyn Lobster di Kevin Jordan sulla lotta autentica della sua famiglia per salvare l’azienda che alleva aragoste, Little Kings di Marylou Tibaldo Bongiorno sulla rappresentazione umoristica della cultura italo-americana a partire dalla storia di tre fratelli e Brooklyn Rules di Michael Corrente che racconta l’amicizia di tre ragazzi condizionata dalla scenario mafioso di Brooklyn. In piazza sono programmati anche tre film del Concorso (l’armeno Mayak/Lighthouse di Maria Saakyan, il francese Anna M di Michel Spinosa, ed il malese Gubra/Anxiety di Yasmin Ahmad) e, presentato dalla sua famiglia, Lo Scopone scientifico di Luigi Comencini. Come film di chiusura è stato scelto Dol di Hiner Saleem, nuovo lungometraggio del regista kurdo rivelatosi alla Mostra di Venezia.



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5.000 euro al vincitore del Premio Miccichè



(Lunedì 25 Giugno 2007)


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