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L'attore francese oggi a Roma per "Asterix alle Olimpiadi"

Gérad Depardieu

La terza puntata della saga che lo vede nei panni di Obelix


di Oriana Maerini


Roma. Gérard Depardieu assomiglia sempre di più al suo personaggio-icona: Obelix. L'attore è, infatti, apparso sempre più "tornito" all'incontro con la stampa per la presentazione di Asterix alle Olimpiadi, terzo film della saga tratta dal fumetto di René Goscinny e Albert Uderzo che sarà in sala dall'8 febbraio. Si, Obelix mi assomiglia molto, e non solo fisicamente! (ride). E' uno che non pensa al potere e usa la sua forza solo per fare del bene agli altri e per divertirsi. Ha un temperamento che amo perchè è un uomo buono e ottimista: una rarità per l'epoca in cui viviamo. Con queste parole il grande Depardieu parla del suo personaggio dai mutandoni a righe e evoca la nostalgia delle colazioni a uova e lambrusco sul set di Novecento.
Gérard Depardieu è il terzo figlio di un modesto idraulico di Chateauroux è diventato, per sua stessa ammissione, uno degli attori più amati di Francia: "Si, credo che il pubblico mi ami; lo avverto in strada quando mi fermano. Sono molto felice di questo perché ho la sensazione di poter dare qualcosa agli altri". Ma Depardieu non è apprezzato solo in Patria; è uno dei pochi attori europei "esportabili", al quale le major hollywoodiane abbiamo spalancato le porte: da Green Card (Peter Weir), "1492: la scoperta del paradiso" (Ridley Scott), "La maschera di ferro" (Randall Wallace) e "Vatel" di Roland Joffe). La sua brillante carriera (vanta 102 interpretazioni a partire dal suo esordio, nel 1965, nel film "Le Beatnik et le Minet" di Roger Leenhart) denota quanto sia apprezzata e riconosciuta la "mole" di bravura, passione ed energia che esprime nel fare cinema. Grazie al suo particolare "physique du role” interpretata spesso personaggi grassi e divertenti come il moschettiere Porthos de "La maschera di Ferro" o il mastodontico Obelix.

Le dispiace interpretare sempre personaggi “giganteschi”?
“No, affatto. Tutti i giganti che porto sullo schermo mi somigliano un po’: sono degli omoni pieni di vita che temono la noia più degli altri e adorano gli eccessi......soprattutto a tavola".

Quindi Obelix non è un eroe?
No, al contrario di Batman o degli altri eroi americani lui non ha una missione compiere. Nnon deve salvare la Terra ma far sorridere le persone che ha intorno, divertirsi e prendersi cura del suo cagnolino.



Com'è stato lavorare al fianco di un'altra star del cinema francese come Delon?
In realtà insieme abbiamo girato solo una scena. Delon è come un felino: un uomo affascinante che deve essere sempre al centro della scena. Poi, se si scava un po' si scopre, invece, una persona molto complessa; tenera e vulnerabile. Credo che a causa della sua bellezza abbia avuto poche occasioni di mostrare pienamente il suo talento artistico.

Come sceglie i film da interpretare?
Io scelgo la gente più che i copioni. Il cinema si sta sempre più americanizzando e quindi scelgo di lavorare in film di persone e paesi che non hanno ancora perso la loro cultura. Asterix alle olimpiadi ne è un esempio perchè è una pellicola totalmente europea che racconta la nostra storia: cosa sarebbe stata l'Europa senza i romani e i Galli?

Lei è uno sportivo?
Si, il mio sport preferito resta quello della forchetta! Ammetto che un po' di moto non mi farebbe male perchè sono un po' sovrappeso. In questo ultimo periodo ho mangiato molto anche perchè ho avuto dei problemi che mi hanno spinto a farlo. Mi piace la moto e vedere in tv il calcio e la Formula uno.

Le piace l’Italia?
Moltissimo. Mi piace il vostro cielo ma più di tutto la vostra cucina. Rimpiango i set italiani come quello di Bertolucci dove si mangiava e si beveva benissimo. Pensi che in questo film ho dovuto pensare io a portare la cantina!

E’ vero che nella sua carta d’identità alla voce professione c’è scritto vinificatore?
Si, è quello il mio vero lavoro! Il cinema, in fondo per me è un passatempo: mi permette di vivere in un mondo di fiaba dove ho l’occasione di incontrare persone meravigliose come Roberto Benigni.


YIN
Gérard Depardieu
Il golosone
Divo al cinema, artista ai fornelli.



(Lunedì 28 Gennaio 2008)


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